CAROVILLI – Il parroco, il maresciallo e il Santissimo sacramento. A rappresentare una piccola comunità di fedeli, lo Stato e l’intera umanità in questo momento di prova. La forza dirompente delle immagini, scatti reali realizzati dalle persone del posto affacciate ai balconi o sulle porte e gentilmente inviati alla nostra redazione da Bruna Izzo che ringraziamo, raccontano la particolare processione, quasi surreale come il tempo che stiamo vivendo, che ha attraversato oggi, venerdì di Quaresima, le strade di Carovilli e delle frazioni. Il parroco, don Mario Fangio, con quasi 76 primavere sulle spalle, non si è tirato indietro, e ha portato in processione a piedi, lungo le strade deserte del centro montano dell’Alto Molise, l’ostensorio contenente la particola consacrata, il Corpo di Cristo per chi ha fede. A scortare l’anziano parroco, a distanza di sicurezza, il maresciallo Giovanni Franchitti, comandante della locale stazione Carabinieri. Il tutto in un silenzio spettrale. Una testimonianza di fede e di amore per il proprio paese da parte del parroco e del maresciallo dei Carabinieri. Perché la fede non si ferma, anzi, può anche aiutare a dare coraggio ed affrontare la dura realtà dell’epidemia da coronavisur.
Parroco, maresciallo e Santissimo sacramento: da Carovilli la “solitaria” processione lungo le strade deserte
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