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  • Premio “Michele Cinone”, vince la “Zuppa alla Santé di Agnone” di Sehjpreet Kaur e Francesco Carano

    Si è conclusa con esito particolarmente significativo la V Edizione del Premio Enogastronomico “Michele Cinone”, concorso dedicato alla memoria del dott. Michele Cinone, figura di riferimento per la cultura gastronomica del territorio. L’evento, ospitato presso l’Istituto alberghiero San Francesco Caracciolo di Agnone, ha visto la partecipazione di studenti, autorità e rappresentanti del mondo enogastronomico regionale.

    L’apertura dei lavori è stata preceduta dai saluti istituzionali della Dirigente Scolastica Maria Rosaria Vecchiarelli e della Delegata dell’Accademia Italiana della Cucina Anna Scafati, le quali hanno sottolineato il valore formativo dell’iniziativa e il ruolo strategico della scuola alberghiera quale presidio culturale e professionale nella comunità locale.

    La moderazione dell’incontro è stata affidata a Francesca Cinone, figlia del compianto Michele, che ha seguito con competenza il susseguirsi delle presentazioni.

    La giuria ufficiale, composta da professionisti ed esperti di riconosciuto prestigio –
    • Chef Giovanni Colarusso (AIC – Prov. Isernia)
    • Chef Adriano Cozzolino (AIC – Prov. Isernia)
    • Chef Armando Paglione (AIC – Prov. Isernia)
    • Chef Gaetano Minervino (AIC – Prov. Isernia
    • Prof. Ermanno Di Paolo (Istituto Alberghiero Villa Santa Maria)
    • Prof.ssa Giovanna Maria Maj (già Delegata AIC Isernia) –
    ha valutato con rigore tecnico e sensibilità culturale i quattro piatti finalisti, presentati individualmente dagli studenti concorrenti.

    I piatti in gara hanno rappresentato un’interessante e coerente declinazione del tema dell’anno dell’Accademia Italiana della Cucina: Gli arrosti, gli umidi e i bolliti nella tradizione regionale”. Ogni proposta ha evidenziato una chiara fedeltà alla gastronomia identitaria dell’Alto Molise, mettendo in luce tecniche di cottura tradizionali, materie prime territoriali e procedure tramandate nelle famiglie e nelle comunità locali.
    Il concorso si è inserito inoltre nel particolare contesto dell’anno in cui l’Accademia ha presentato la candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Immateriale dell’Umanità: una cornice culturale che ha conferito ulteriore valore simbolico al ritorno consapevole alla tradizione, cardine del Premio Michele Cinone.

    Le preparazioni in concorso sono state:

    1. “Zuppa alla Santé di Agnone” – Chef Sehjpreet Kaur e Francesco Carano: piatto identitario della tradizione agnonese, espressione autentica della cucina familiare.
    2. “Pollo ruspante al sugo con fettuccine all’uovo” – Chef Gabriel Zaccardi e Aurora Latino: richiamo alle ritualità domenicali dell’Alto Molise.
    3. “La Pezzata di Capracotta” – Chef Federico Carano: simbolo della storica cultura pastorale e della transumanza.
    4. “Guancia di vitello alla Tintilia con rosa di patate e verdure di campo” – Chef Giulia Carosella e Mattia Diana: interpretazione di tecnica contemporanea applicata a un taglio tradizionale.

    All’esito delle approfondite valutazioni, la giuria ha proclamato vincitrice la “Zuppa alla Santé di Agnone”, riconoscendole il merito di incarnare con esemplare equilibrio il patrimonio gastronomico del luogo, la memoria domestica e la tecnica esecutiva.

    Prezioso il contributo della Sommelier AIS Maria Paola Evangelista, che nel corso della degustazione ha illustrato gli abbinamenti cibo-vino, e quello dell’insegnante Mirian Messere, che ha accompagnato gli studenti nel percorso formativo.
    Il Premio “Michele Cinone” si conferma iniziativa di profonda rilevanza culturale, capace di valorizzare la tradizione gastronomica molisana e di rafforzare, al contempo, il ruolo educativo dell’Istituto Alberghiero nella formazione delle nuove generazioni.

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