Saranno, complessivamente, 1.672, secondo le previsioni, i migranti che approderanno in questi giorni in Calabria a bordo di tre diverse imbarcazioni. I migranti sono il risultato delle operazioni di salvataggio effettuate negli ultimi giorni nel Canale di Sicilia.
Dei migranti giunti nel porto vibonese, 100 resteranno in regione, mentre gli altri verranno indirizzati in strutture d’accoglienza situate in Basilicata, Abruzzo, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana e Valle d’Aosta, secondo il piano di riparto stabilito dal ministero dell’Interno.
E’ di una donna di 25 anni, al quinto mese di gravidanza, deceduta per arresto cardiaco, la salma sbarcata ieri dalla nave “Dignity” di Medici senza Frontiere, giunta nel porto di Reggio Calabria con 417 migranti a bordo. Tra loro 267 uomini, 58 donne e 92 minori, 84 dei quali non accompagnati. Secondo quanto riferito dal personale della nave e dai sanitari di Medici senza Frontiere, sono stati segnalati 250 casi di scabbia, una trentina di feriti, per contusioni e traumi vari, 20 con ustioni di I e II grado per contatto da idrocarburi. A terra i migranti sono stati accolti dal sistema che vede impegnato personale dell’Ufficio immigrazione della Questura, della Prefettura di Reggio Calabria, medici del 118 e dell’Ordine dei Medici, Protezione civile e volontari del Coordinamento diocesano sbarchi e di altre organizzazioni. I migranti saranno trasferiti in varie regioni in base al piano di riparto del ministero dell’Interno.
E’ giunta nel porto di Vibo Valentia, con a bordo 725 profughi, la Aquarius, nave di Sos Mediterranee che opera in partenariato con Medici senza frontiere. I migranti sono stati tratti in salvo lunedì scorso mentre si trovavano al largo della Libia, a Nord Ovest di Tripoli. Si tratta di 529 uomini, 191 donne (di cui 118 viaggiano da sole e 10 sono incinte) e 198 minorenni, 178 dei quali non accompagnati. Tra loro vi sono 9 bambini sotto i 5 anni. Le operazioni di screening sanitario e di sicurezza, visto il numero di persone, proseguiranno per buona parte della giornata.
Ci sarebbero due sospetti casi di malaria tra i migranti sbarcati a Vibo Valentia. Dal primo screening sanitario effettuato al porto sono emersi anche 450 casi di di scabbia. Due donne avrebbero anche denunciato di essere state vittime di violenze sessuali.