Con la visita alla storica Pontificia Fonderia di Campane Marinelli di Agnone, si è concluso con successo il progetto L.I.F.E. (Live an Inclusive Friendship Experience), un programma innovativo e intensivo di apprendimento rivolto agli studenti della Northern Arizona University (NAU) di Flagstaff, Arizona. L’iniziativa, ideata per promuovere l’inclusione sociale interculturale, è il risultato di una stretta collaborazione tra l’Associazione di Promozione Sociale “Luna”, le Strutture di Riabilitazione Psichiatrica della provincia di Isernia, il Consorzio “Con-Vivere” e l’ente “Molise Italian Studies”. Durante il progetto, gli studenti americani hanno partecipato a una serie di attività con gli ospiti delle strutture riabilitative di Agnone, Castelnuovo, Fornelli, Frosolone, Sant’Agapito e Vastogirardi.
Le attività sono state progettate per favorire l’inclusione sociale e sensibilizzare sulla lotta contro lo stigma e i pregiudizi legati ai disturbi psichici. Tra le iniziative più significative vi sono state la terapia del buongiorno (Frosolone); un workshop sulla salute mentale (Vastogirardi); la teatro – terapia (Sant’Agapito); l’onoterapia (Fornelli). Gli studenti della Nau hanno avuto anche l’opportunità di partecipare a visite culturali e naturalistiche, esplorando il patrimonio storico, ambientale ed enogastronomico della provincia di Isernia. Tra le mete visitate: il Museo Civico dei Ferri Taglienti, il Museo del Costume di Frosolone, la Riserva Unesco di Montedimezzo e il Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia. L’interazione con le comunità locali e gli ospiti delle strutture riabilitative ha reso possibile un incontro di lingue, culture e storie diverse, promuovendo una comprensione reciproca e abbattendo le barriere culturali e sociali. Un proverbio africano ben rappresenta lo spirito del progetto: “Lo straniero è come un fratello che non hai mai incontrato”.
Questo progetto non solo ha arricchito gli studenti americani con nuove competenze e conoscenze culturali, ma ha anche rafforzato il senso di comunità e inclusione tra i partecipanti, dimostrando come l’educazione e l’interazione interculturale possano essere potenti strumenti per il cambiamento sociale.