SCHIAVI DI ABRUZZO – Sarà stato solo un caso, la solita tempistica del tutto casuale, ma dopo la pubblicazione del video di ieri con il quale l’Eco ha mostrato i danni causati alla provinciale Schiavi-Templi Italici dai mezzi pesanti che lavorano al repowering della centrale eolica, questa mattina una vettura della Provincia, insieme ad un noto ingegnere che si occupa di eolico, è stata notata su alcuni tratti dissestati della strada in questione.
In particolare il personale della Provincia e il tecnico si sono soffermati su alcuni punti completamente dissestati nei pressi delle case popolari di Schiavi. Il continuo transito di mezzi pesanti che trasportano i rotori, le pale e le torri eoliche dismesse, sta seriamente pregiudicando la sede stradale. Traffico troppo pesante e troppo intenso e la vecchia arteria provinciale non tiene, con l’asfalto che si è letteralmente polverizzato in più punti e lunghi tratti sono ormai disseminati di buche profonde anche dieci centimetri. In alcuni punti la sede stradale sta proprio cedendo, con un vistoso abbassamento, come nei pressi dei templi italici. In altri paesi dell’Alto Vastese interessati negli scorsi da lavori di realizzazione di impianti eolici, i cosiddetti “signori del vento” hanno provveduto, a loro spese, alla sistemazione delle strade provinciali. Esempio lampante la provinciale che sale dalla Trignina verso San Giovanni Lipioni e Torrebruna. La speranza è che una volta completato il repowering della centrale eolica di Schiavi e Castiglione gli imprenditori del vento facciano la stessa cosa, ripristinando cioè a spese loro lo stato dei luoghi e rendendo nuovamente percorribile la provinciale che collega l’abitato di Schiavi alla fondovalle Trigno.
Francesco Bottone
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