Chiusura della base di Ryanair a Pescara e riduzione del programma voli a due destinazioni a partire dal 27 ottobre 2016. Lo rende noto la Saga, società che gestisce l’aeroporto d’Abruzzo, citando una nota formale di Ryanair, in cui si sottolinea che il vettore irlandese ha “indicato una disponibilità a rivalutare le decisioni assunte in caso della prospettazione di forme compensative a tali incrementi resi disponibili entro le prossime settimane”. I voli per Londra, Francoforte, Bergamo, Barcellona, Dusseldorf, Parigi e Charleroi saranno garantiti sino alla fine della Summer 2016.
Intervento del direttore generale della Regione Abruzzo, Cristina Gerardis, sulla vicenda Saga-Ryanair: “L’annuncio di Ryanair rispetto ad un possibile disimpegno dall’aeroporto d’Abruzzo dal 27 ottobre – dice – fa parte di una strategia di livello nazionale della compagnia irlandese, che ha comunicato anche la chiusura della base di Alghero e la sospensione di tutti i voli da Crotone. Ci sono tutti i margini per ‘rivalutare le decisioni assunte’ come dichiarato dal vettore low cost, ma una cosa deve essere chiara: la Regione Abruzzo ha un disavanzo di 538 milioni da colmare e la Saga perde annualmente circa 6 milioni. Dunque è necessaria una svolta”.
Questa svolta, secondo Gerardis, deve tenere conto “di tre esigenze imprescindibili: di bilancio, di costituzionalità e delle normative comunitarie”. “Altrove – spiega – sono già scoppiati i problemi: nelle Marche, l’aeroporto di Ancona ha oltre 40 milioni di debiti; a Bari, la magistratura ha aperto un’inchiesta sul contratto sottoscritto da Aeroporti di Puglia con Ryanair, ipotizzando che ci sia stata un’infrazione alle leggi europee che vietano gli aiuti di Stato alle imprese”.
“La Giunta D’Alfonso – aggiunge il direttore generale – sta lavorando alacremente insieme alla Saga per un rinnovamento nella conduzione dell’aeroporto d’Abruzzo e per trovare soluzioni sostenibili: è stata avviata la ricerca di vettori interessati a operare sul nostro scalo e ci sono già stati contatti e incontri in tal senso. Inoltre – conclude – è in preparazione una rivoluzione a 360 gradi nel modo di proporre l’Abruzzo come destinazione turistica, e il 2016 sarà l’anno in cui verranno gettate le basi per un cambio di rotta deciso e decisivo”. (ANSA).