Bisognerà aggiornare i libri di storia e di politica, rettificando la locuzione “percentuale bulgara”, in voga nel secolo scorso, con la nuova formula “percentuale pilusiana”. Luciano Piluso, con il 94,96 per cento dei consensi, è il “nuovo” sindaco di Schiavi di Abruzzo.
La sfida in realtà era una farsa, con una lista civetta guidata da Ettore D’Amico, e composta da figli, nuora, parenti e affini dell’inossidabile Piluso. E’ finita 339 contro 18. Un plebiscito in piena regola.
Questa la composizione dell’appena eletto Consiglio comunale:
per la maggioranza collegata a Piluso, primo degli eletti Maurizio Pinnella, con 67 voti; segue Loretta Vecci con 53 preferenze; con poco distacco, 50 preferenze, Daniele Fantilli; Loredana Sforza 38; Lucia Sforza 30; Patrizia Fabrizio 29; Pierino Cese 23. Non eletta la candidata Angiolina Campati, 15 preferenze;
per la minoranza, i seggi spettano al candidato sindaco sconfitto Ettore D’Amico; a Francesco Campati con 3 preferenze e a Giuliano Piluso, figlio del sindaco, sempre con 3 preferenze.
Secondo le promesse di Piluso, formulate in campagna elettorale, la giunta, che sarà nominata nei prossimi giorni, vedrà come vicesindaco l’uscente e rientrante Maurizio Pinnella e l’assessore, ugualmente uscente e rientrante, Loretta Vecci.