Non sono gravi le condizioni di madre e figlia di 5 anni ferite nello scontro fra un’auto e un tir, sulla Bifernina, in cui sono morti altri membri della famiglia: il marito della donna e padre della bimba, la madre della donna e l’altra figlia, di appena 2 anni. Sono ricoverate all’ospedale San Timoteo di Termoli sotto controllo medico. Il conducente del tir, ricoverato sotto choc, è stato sottoposto ad alcol test e altri accertamenti. Non se ne conoscono ancora i risultati. I Carabinieri della Compagnia di Larino, in provincia di Campobasso, con il comandante Alessandro Dominici, sono impegnati nella ricostruzione della dinamica dell’incidente. La Mercedes con la famiglia a bordo intorno alle 18.30 viaggiava da Campobasso verso Termoli, l’autoarticolato procedeva in direzione opposta. L’uomo alla guida della Mercedes, la figlia che era sul seggiolino dietro di lui e la suocera sul sedile accanto al conducente sono morti sul colpo. Le due superstiti si trovavano sedute nell’angolo opposto dell’auto e non hanno riportato ferite gravi. Intanto riesplodono le polemiche sulla pericolosità della Bifernina e sulla necessità di interventi per garantire la sicurezza della circolazione. Tanta la commozione a Campobasso, dove l’uomo era molto conosciuto, e a Portocannone, paese d’origine della 68enne e della figlia quarantenne.
“L’intero sistema viario molisano, soprattutto quello delle zone interne, non è adeguato alle esigenze di oggi ed all’aumento consistente di traffico”. Lo ha detto all’ANSA il sindaco di Montenero di Bisaccia, Nicola Travaglini all’indomani dell’incidente. Travaglini chiede alle istituzioni preposte maggiore attenzione alla sicurezza, soprattutto quelle a scorrimento veloce, dove devono essere previsti e messi in sicurezza stalli per le fermate bus ed attraversamenti per pedoni. “Si parla molto di incrementare il turismo nelle nostre zone – ha proseguito il sindaco – ma questa valorizzazione del sistema turistico deve essere obbligatoriamente accompagnata dall’ammodernamento delle grandi e piccole vie di comunicazione che sono fatte sia dalle strade provinciali ma anche da quelle statali. Ed in questo senso, sulla Bifernina come sulla Statale 16, nei punti più interessati dal traffico veicolare e dalle fermate di autobus, andrebbe ripensata la canalizzazione del traffico”. Qualche settimana addietro i pendolari che quotidianamente viaggiano sulla tratta bus Termoli-Campobasso avevano alzato il tono della polemica sulla mancata messa in sicurezza della Bifernina ed in particolare delle fermate dei pullman extraurbani lungo il percorso. Il bivio di Lupara, dove è avvenuto l’incidente, è considerato uno dei punti più critici del tragitto.