Scuola: ‘settimana corta’, si apre il dibattito. Tiene banco la vicenda inerente la ‘settimana corta’ che vorrebbe lo svolgimento delle lezioni negli istituti scolastici locali dal lunedì al venerdì. Il tema è approdato sul tavolo dell’amministrazione comunale chiamata a dare un parere all’iniziativa la quale vedrebbe tra i maggiori promotori la dirigenza scolastica, che sulla scorta di quanto avviene in altre realtà, sarebbe intenzionata a lasciare il sabato libero agli studenti. Su questa intenzione a sollevare dubbi oltre qualche genitore anche alcuni sindaci di zona.
Tra i maggiori problemi infatti ci sarebbe quello di spostare o istituire nuove corse su ruota che assicurano il ritorno a casa di molti studenti residenti nei centri limitrofi di Agnone, vedi ad esempio Capracotta, Castiglione Messer Marino, Pescopennataro, Carovilli, Belmonte del Sannio, Poggio Sannita. In questo caso opportuno capire come la pensano le ditte di trasporti regionali, sempre più alle prese con tagli e ridimensionamenti.
Da quanto è dato sapere la ‘settimana corta’ avrebbe creato qualche mal di pancia all’interno della maggioranza di Palazzo San Francesco che vede favorevoli e contrari al nuovo disegno prospettato. Altra diatriba la mancata concertazione a più livelli per una scelta che di fatto stravolgerebbe la quotidianità di studenti e delle loro famiglie.
A tutto ciò si registra il malcontento di associazioni e società presenti sul territorio che operano in particolare nel campo dello sport. L’idea, infatti, non piacerebbe ai responsabili della piscina, scuola calcio, volley e altri sodalizi che con la settimana corta, e quindi con orari scolastici allungati dal lunedì al venerdì, correrebbero il rischio di perdere un buon numero di studenti – tesserati che frequentano le strutture nelle prime ore pomeridiane.
Insomma, se tra i vantaggi della settimana corta ci sarebbe un risparmio di fondi pubblici (bollette luce, acqua e riscaldamento), una più lineare organizzazione del personale e una maggiore equità dei turni di lavoro, i contro vedrebbero un orario anche pomeridiano che non permette agli studenti di concentrarsi sui compiti a casa o sulle attività extrascolastiche; un orario giornaliero oneroso, perché molti studenti, non abitando in prossimità delle scuole, partono presto e ritornano tardi quando è già pomeriggio inoltrato; un abbassamento dei livelli di attenzione e quindi del rendimento scolastico.
Nel frattempo sulla vicenda ‘settimana corta’ giunge in redazione una nota stampa dall’Istituto Omnicomprensivo D’Agnillo che riportiamo integralmente.
“L’Istituto Omnicomprensivo ‘G.N. D’Agnillo’ di Agnone, ha iniziato negli ultimi anni un profondo processo di rinnovamento dell’offerta didattica che a causa della pandemia ha subito dei rallentamenti, ma non può fermarsi. Al rinnovamento dei laboratori, dei locali dell’Alberghiero, degli spazi didattici degli istituti superiori, al consistente ampliamento delle attrezzature scientifiche-informatiche, riteniamo che occorra affiancare un diverso approccio della didattica. Il corpo docente, all’unanimità, ha espresso la convinta adesione alla riformulazione del ‘tempo scuola’ che coinvolge i nostri studenti, attori principali della scuola, in un rinnovato patto educativo incentrato esclusivamente sui loro bisogni. Si tratta di un processo articolato, graduale, che impegnerà tutta la comunità scolastica con il personale proteso in un forte processo di formazione professionale. In questa ottica la dirigenza, con l’unanime appoggio del Collegio dei docenti, ha formulato una proposta didattica articolata su cinque giorni di lezione, dal lunedì al venerdì. Preme precisare che tale modello organizzativo non comporta alcuna variazione di trasporti, se non minima e, fondamentalmente, non stravolgerà gli orari di ingresso e di uscita degli alunni che saranno modificati solo di alcuni minuti. E’ nostra convinzione che tale organizzazione, non solo consentirà di ampliare la partecipazione degli studenti ad ulteriori progetti formativi, ma garantirà ulteriore tempo libero che i nostri alunni potranno, in sintonia con le famiglie, dedicare ad attività ricreative, sportive e sociali. Ovviamente questo processo ci vedrà entusiasticamente proiettati nella costruzione di sinergie con le associazioni culturali e sportive presenti sul territorio al fine di impiegare diversamente la giornata del sabato, cosa che al momento è preclusa. La Dirigenza ha adottato in piena trasparenza tutte le accortezze per elaborare, nel rispetto della normativa, tale rimodulazione e solo il rispetto che si deve ad un’istituzione sacra come è la Scuola, ha impedito di socializzare notizie che avrebbero potuto essere fraintese e/o strumentalizzate. Pertanto, ci apprestiamo nell’immediatezza, a veicolare le dovute informazioni ai genitori, per il tramite dei loro rappresentati, dopo aver condiviso l’iniziativa con gli alunni stessi. Consapevoli che una tale proposta non potrà mai avere unanimità di consenso, siamo decisi ad intraprendere questa strada supportati dai numerosi incoraggiamenti pervenuti da tantissime famiglie. Esperiti gli ultimi adempimenti amministrativi, sarà nostra cura ufficializzare la nostra proposta in modo dettagliato”.