“Oggi ho capito che se vuoi fare il medico di campagna devi possedere o un mulo o un fuoristrada”.
Inizia così lo sfogo di un giovane medico, Mariapaola Di Sebastiano, che ha deciso di denunciare pubblicamente lo stato di abbandono in cui versa la viabilità in provincia di Chieti e la difficoltà, anche per gli operatori sanitari, di raggiungere le case dei pazienti.
“Nel 2016, in Abruzzo, in provincia di Chieti, ci sono contrade che NON hanno più strade asfaltate. – continua la giovane medico – Hanno un elettrodotto di ultima generazione, anzi due, che distruggono il panorama ma non hanno nè strade, nè internet, nè telefono. Si, manca il telefono o meglio, lo hanno ma non funziona MAI. Però hanno un Presidente della Regione e un Presidente del Consiglio, che pensano alle grandi infrastrutture, ai ponti, alle gallerie, agli elettrodotti, ai pozzi di petrolio, ai depositi di gpl, ai nuovi ospedali, ai cavidotti. Non pensano che non ci si può più muovere perché non si hanno più le strade. Non pensano che non si riesce a comunicare. Non pensano che, forse, sarebbe il caso di creare una rete assistenziale territoriale SERIA. Non pensano che ci sono decine di anziani, SOLI, in contrade remote, difficilmente raggiungibili, che faticano anche per acquistare un etto di pane, per non parlare delle medicine o degli accessi in ospedale per le visite specialistiche e i controlli di routine. Questi anziani, se sono soli hanno due strade: se fortunati possono contare sulla bontà del medico o del vicino di casa (se lo hanno)…se invece meno fortunati possono contare sul portafogli e sganciare soldi a tutti coloro che fanno finta di essere generosi e approfittano di queste situazioni. Gli amministratori locali, probabilmente, farebbero bene a tornare con i piedi per terra, a fare meno spot elettorali, meno sensazionalismi e più ABC”.