Senza un goccio d’acqua da mercoledì, ma il paradosso è che il serbatoio principale è pieno e il prezioso liquido va allo scarico. Succede a Castelverrino, piccolissimo centro dell’Alto Molise dove si registra una situazione che sta assumendo i connotati di una emergenza. I rubinetti sono a secco dalla giornata di mercoledì, appunto, e con il passare delle ore anche le scorte nei serbatoi installati dai pochi residenti vanno esaurendosi.
Dell’accaduto è stata informata anche la Prefettura di Isernia. Il problema, spiegano dal Comune, è probabilmente una formazione di calcare che ha intasato una delle adduttrici principali del sistema idrico a servizio del paese. Un vero e proprio tappo di calcare che ha dapprima ridotto sensibilmente il flusso e la pressione dell’acqua, fino ad interromperlo completamente. Non è un problema di carenza di acqua, sottolineano dal Municipio, perché le sorgenti di Castelverrino sono in grado, nonostante il calo fisiologico di produzione che si registra in estate, di sopperire al fabbisogno interno, anzi solitamente l’acqua va allo scarico, il famoso troppo pieno.
L’amministrazione comunale ha già avviato tutte le procedure per risolvere, nell’immediato, la problematica e ristabilire un normale flusso idrico su tutta la rete cittadina. Una ditta specializzata nella disostruzione delle tubature da formazioni calcaree è stata incaricata, in somma urgenza, dal Municipio, e già nelle prossime ore dovrebbe intervenire per risolvere definitivamente il problema.