• News
  • Sorgenti e fontane storiche per rilanciare il turismo rurale nelle zone interne

    Rilanciare il turismo nei piccoli comuni delle zone interne attraverso la valorizzazione di luoghi legati all’antica tradizione rurale, come le sorgenti e le fontane storiche. Trova fondamento in questa idea la proposta di legge del M5S a firma del Vice Presidente del Consiglio Domenico Pettinari, che vuole dare vita «a cammini abruzzesi di particolare pregio storico, artistico e culturale, con capacità di sviluppo e valorizzazione del territorio circostante e con la possibilità di realizzare nuove attività ricettive e, conseguentemente, nuovi posti di lavoro che possano invertire il fenomeno inarrestabile dello spopolamento delle aree interne».

    «Le sorgenti e le fontane da sempre rappresentano un segno stabile e duraturo dell’evolversi della civiltà rurale e hanno contribuito a caratterizzare i vari territori comunali e la loro crescita. – spiega Pettinari – Con un attento censimento di fontane e sorgenti che rappresentano interesse archeologico, artistico e culturale, e la costituzione di cammini dedicati con i relativi servizi, si possono costituire elementi strategici per lo sviluppo del turismo. Un’azione che, unitamente ad altri interventi funzionali, rappresenta un elemento essenziale di incremento della capacità di attrattiva, del miglioramento della capacità di accoglienza turistica e quindi di un fattibile aumento di flussi turistici ed economici. I territori dei piccoli comuni delle zone interne della nostra Regione – spiega ancora Pettinari – da molti anni soffrono di una significativa perdita della propria capacità di sviluppo territoriale ed economico, con una riduzione costante delle poche attività produttive rimaste. La conseguente perdita di posti di lavoro produce un inevitabile spopolamento, poiché le persone per trovare lavoro sono costrette ad emigrare verso altre regioni o addirittura fuori nazione. Una sofferenza dovuta soprattutto alla mancanza di opportunità per il rilancio della propria economia e al sempre maggiore isolamento dalle grandi realtà metropolitane, anche per mancanza di adeguati collegamenti di trasporto. Per attuare la legge abbiamo individuato nel bilancio della Regione Abruzzo uno stanziamento di 250mila euro per l’anno 2020, allocate su apposito capitolo di nuova istituzione denominato “Interventi per la tutela e valorizzazione delle sorgenti e delle fontane dell’Abruzzo”. Con la legge si prevede che entro il 31 ottobre di ogni anno la Giunta regionale, predisponga un programma di intervento, con il quale individuare gli interventi da mettere in campo per il recupero delle fontane e sorgenti di particolare interesse archeologico, artistico e culturale e predisporre l’avviso pubblico per la concessione dei contributi ai Comuni interessati».

    Hanno priorità di accesso ai finanziamenti:

    i progetti relativi ad interventi già programmati dai Comuni e approvati con apposito progetto architettonico, completo delle previste autorizzazioni già rilasciate dagli uffici competenti;

    i progetti che prevedono anche la compartecipazione di altre forme di finanziamento da parte di altri enti pubblici o privati o sia cofinanziato dal Comune stesso;

    i progetti relativi a sorgenti o fontane facenti parte di un cammino abruzzese riconosciuto ai sensi della Legge Regionale 20 novembre 2017, n. 52;

    i progetti che hanno ad oggetto interventi su sorgenti o fontane in stato di avanzato degrado.

    «Con questa legge – conclude Pettinari – ci poniamo l’obiettivo di creare delle opportunità di rilancio delle economie di queste piccole realtà, attraverso il riconoscimento e la valorizzazione di luoghi di particolare interesse storico, artistico e culturale».

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.