AGNONE. “La leggenda del pescatore che non sapeva nuotare”. Secondo appuntamento della stagione teatrale dell’Italo Argentino domani, venerdì 18 gennaio, a partire dalle ore 21,30. Si tratta di uno spettacolo con musiche nato un po’ per gioco un po’ per amore dalle interviste fatte a persone anziane del centro-sud Italia, appartenenti alla generazione della prima metà del Novecento. La generazione dei nostri nonni, della Seconda guerra mondiale, dei mestieri fatti con le mani, della terra e del mare. Storie che si mescolano con le leggende popolari e che meritano di essere ascoltate. La rappresentazione vede avvicendarsi sul palco quattro personaggi che raccontano al pubblico le proprie “storie di vita”, una fusione tra realtà e leggenda popolare. Mamozio, Maria, Reginella e Arturo: due uomini e due donne che racchiudono vicende commoventi e divertenti le quali sono state raccontate dalle persone intervistate nei differenti paesini italiani. Un pescatore calabrese che non sa nuotare; un pizzaiolo romano nella Garbatella degli anni Quaranta; una ragazza che sogna di ballare lo swing in una Sicilia devastata dal dopoguerra ed una giovane donna napoletana che non vuol sentir parlare d’amore, a ragion veduta. Al centro dello spettacolo l’elemento musicale che fa da fil rouge tra un racconto e l’altro tramite canti popolari e polifonici, musiche dal vivo e strumenti tradizionali. La musica assume una funzione poetica per dare voce a quelle emozioni che spesso, proprio come accade in una serenata, non riusciamo ad esprimere solo a parole. Protagonisti sul palcoscenico del teatro agnonese Eleonora De Luca, Teo Guarini, Agnese Fallongo, Domenico Macrì per la regia di Alessandra Fallucchi. I tagliandi al costo di 10 euro disponibili presso il botteghino della struttura.
Storie di vita, all’Italo Argentino “La leggenda del pescatore che non sapeva nuotare”
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