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  • Tradizioni: “Re fuoche de Sand’Anduone”, il grande falò a Pescopennataro

    PESCOPENNATARO – Condizioni meteo permettendo si svolgerà questa sera, a Pescopennataro, la  tradizionale accensione del grande falò “Ru fuoche de Sand’Anduone” che avrà luogo nella principale piazza del paese. Si tratta di una usanza molto sentita dall’intera comunità e si ripete da anni per festeggiare in maniera molto semplice Sant’Antonio Abate, protettore degli animali. La festa ha inizio alle ore 18.00 al termine della messa vespertina e la benedizione impartita dal parroco don Erasmo Litterio. Questo santo, denominato “Padre dei Monaci”, nacque nel villaggio di Coma in Egitto nel 251 da benestanti agricoltori cristiani. Aveva solo 20 anni quando rimase orfano di entrambi i genitori e si ritrovò ad accudire una sorella più piccola di lui.Vivendo in castità e povertà, fondò diverse comunità anacoretiche, e con altri discepoli suoi seguaci, si ritirò a vita ascetica in un castello sulla riva sinistra del Nilo per pregare. Trascorse gli ultimi anni della sua vita nel deserto della Tebaide e vi morì nel 356 ultracentenario. Si racconta che il santo era oggetto di riti burleschi e rassomigliato ad un vecchio fantoccio con la barba, inseguito dal diavolo, da allegre compagnie veniva portato in giro per i paesi. A Pescopennataro si celebra in maniera semplice con la popolazione che porta grossi pezzi di legna di abete e faggio per essere accatastati. Il fuoco che illumina e riscalda i cuori arde fino al giorno seguente e anni fa, i contadini, con la direzione del fumo presagivano il raccolto. I partecipanti possono degustare grigliate di salciccia cotta alla brace, prodotti tipici locali e vin brulé. Alle ore 23.00 c’è l’estrazione del “Re purchitte de Sand’Anduone” vale a dire un maialino che per l’intera serata viene lasciato scorazzare libero tra la gente.

    Adolfo  Terreri

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