«Un buongiorno, davvero un buongiorno per Ivan che da questa mattina vede ripristinato il servizio autobus. Ringrazio il sindaco di Belmonte del Sannio per aver risposto positivamente alla richiesta decisamente tardiva del sindaco di Agnone». Sono le dichiarazioni pubbliche rese da Annamaria Mastronardi, la mamma che nei giorni scorsi, su queste colonne, ha sollevato il problema del trasporto scolastico. Bambini della scuola primaria che abitano nelle frazioni di Agnone, appena qualche chilometro dal centro, costretti a partire prima dell’alba e a farsi anche un’ora e mezza di viaggio sullo scuolabus per poter arrivare in aula e seguire le lezioni. Una sorta di tortura per i piccoli pendolari, rispetto alla quale l’amministrazione Saia non ha saputo preventivare, prima dell’avvio dell’anno scolastico, un servizio di trasporto più efficiente.
La polemica sollevata dalla mamma di Ivan, la combattiva Annamaria Mastronardi, ha riacceso i riflettori sulla problematica e dopo questa pressione mediatica pare che l’amministrazione comunale si sia messa in moto per trovare una soluzione. Quadratura del cerchio trovata solo grazie alla disponibilità della sindaca di Belmonte del Sannio, Anita Di Primio, che ha permesso allo scuolabus belmontese di far salire a bordo i bambini di Agnone per garantire quel diritto all’istruzione che pare sia anche un obbligo. Ieri mattina quel servizio di trasporto intercomunale ha preso il via, si è concretizzato, rendendo meno disagevole il viaggio ai bambini che abitano nelle frazioni di Agnone.
«Posso affermare che se i sindaci prestano ascolto alle esigenze dei cittadini, evitando di banalizzare le questioni, e si mettono al lavoro per fornire supporto burocratico a soluzioni proposte e prospettate su un piatto d’argento, la qualità della vita di molti migliora notevolmente e i diritti vengono assicurati. – commenta con soddisfazione la mamma di Ivan che aveva appunto proposto questa opzione per risolvere il problema – In merito ai toni, se sabato mattina (di alcune settimane fa, ndr) i toni nelle conversazioni telefoniche fossero stati diversi, lo sarebbero stati anche i miei. È semplice reciprocità». Il riferimento è alle dichiarazioni stizzite del sindaco Saia il quale, annunciando l’accordo con Belmonte per l’utilizzo condiviso dello scuolabus, aveva censurato i toni polemici utilizzati appunto dalla mamma e il relativo clamore mediatico dato alla vicenda. «Per concludere, siccome il detto “sta bene Rocco, sta bene tutta la Rocca” non mi è mai stato proprio, – aggiunge Annamaria Mastronardi al termine – vorrei auspicare l’individuazione di risoluzione del problema anche per altri bambini, che ad oggi vedono assicurato il diritto allo studio solo grazie all’impegno di genitori, che a tutt’oggi si prestano alla sostituzione del servizio di trasporto scolastico assente».