Fa discutere e scatena una battaglia politica la vicenda del concorso per l’assunzione di dipendente per l’ufficio anagrafe a Belmonte del Sannio. La notizia, data in esclusiva dalla nostra testata, è che tutti i partecipanti della selezione sono stati bocciati. Con il Comune guidato da Errico Borrelli che ha dovuto comunque pagare le spettanze ai componenti della commissione e alla ditta esterna che ha gestito le fasi concorsuali. Una cifra che si aggira intorno ai dodicimila euro, soldi pubblici spesi senza che il concorso abbia dato il risultato sperato, ovvero la selezione di una figura da assumere alle dipendenze dell’ufficio anagrafe.
Il consigliere di minoranza Tonino Paglione diffida ora il sindaco Borrelli e l’amministrazione dal bandire un nuovo concorso, spendendo altro denaro pubblico da drenare dalle casse dell’ente. «I partecipanti effettivi alla prova preliminare erano trentacinque, – spiega il leader della minoranza – di questi solo quattordici superavano la stessa per poi effettuare la prova scritta; nei giorni scorsi si è svolta la seconda prova scritta ed i risultati sono stati a dir poco “scandalosi”, ossia la preparazione dei candidati era talmente bassa, tanto da meritare, per quasi la totalità di loro, voti tra zero, uno e due e, considerato che detti voti erano espressi in trentesimi, si lascia immaginare il loro livello di preparazione. Per svolgere dette prove concorsuali il nostro Comune ha stanziato la somma di dodicimila euro, di cui oltre seimila impiegati solo per la ditta di Avellino che ha fornito il supporto tecnico-informatico per svolgere detti esami».
Poi il consigliere Paglione, come già fatto nel corso del recente Consiglio comunale, diffida l’amministrazione dall’indire un nuovo concorso. «Qualora venisse bandito un nuovo concorso identico, quanti sarebbero i nuovi concorrenti oltre a quelli già partecipanti al precedente? – chiede polemicamente Paglione – A breve distanza di tempo i concorrenti sarebbero i soliti trentacinque interessati, se non addirittura di meno, considerato che parecchi di loro, demoralizzati dagli esiti del primo concorso, neanche parteciperebbero a quello successivo. Non vogliamo mica credere che, al secondo concorso, la platea dei candidati si ampli così tanto, per cui infine venga assunto un vincitore super-preparato, diverso da quelli già esaminati. Quanto sopra esposto – aggiunge l’esponente dell’opposizione – ha un risvolto economico per le casse comunali non trascurabile; i soldi che l’ente dovrebbe di nuovo spendere per svolgere un secondo concorso rappresenterebbero delle spese che noi contribuenti di Belmonte del Sannio non ci possiamo permettere».
«La problematica dell’ufficio anagrafe può essere tranquillamente risolta con le modalità ho già anticipato verbalmente nel corso dell’ultimo Consiglio, – chiude Paglione – ossia basta mettersi alla ricerca delle graduatorie aperte ed ancora valide di altri Comuni nella nostra provincia, oppure delle province limitrofe, e colà attingere i candidati idonei in graduatoria; ciò consentirebbe di assumere velocemente un addetto ed a costi irrisori».