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  • Uccise il fratello, ma ci fu provocazione: ridotta la pena ad un uomo di Castiglione

    La Corte d’Assise d’appello de L’Aquila ha riconosciuto l’attenuante della provocazione e così ridotto di sei mesi la pena, complessivamente dieci anni di reclusione, a carico di un uomo di Castiglione Messer Marino ritenuto colpevole dell’omicidio del fratello.

    La decisione dei giudici nei giorni scorsi, mentre i fatti risalgono al 2015 ed ebbero come teatro un locale pubblico del centro montano. I due fratelli vennero alle mani per futili motivi. Volarono schiaffi e pugni. E proprio a causa di una caduta, in seguito ad alcuni pugni ricevuti, uno dei due fratelli finì in ospedale. Questo almeno secondo la ricostruzione delle Forze dell’ordine e della Giustizia. Sette mesi dopo avvenne il decesso a causa del trauma cranico riportato. L’uomo condannato per omicidio ha sempre dichiarato di non aver avuto intenzione di uccidere il fratello. I giudici hanno confermato anche il risarcimento dei danni alle parti civili.

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