«Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti».
Le parole di Cesare Pavese del romanzo “La luna e i falò” sono state il filo conduttore del progetto biennale curato dalle insegnanti dell’istituto comprensivo di Castiglione Messer Marino-Carunchio. Dopo lo studio delle fontane dei vari centri sede di plessi scolastici, il progetto “Un paese ci vuole” ha preso forma, suoni e colori proprio in questi giorni con la riproposizione della celebre maschera del Pulcinella castiglionese e delle ballate tipiche dell’Alto Vastese come la spallata.
Alunni e maestre hanno incontrato le associazioni culturali del posto che portano avanti la tradizione delle maschere di Carnevale e hanno imparato, nel corso di veri e propri laboratori didattici, a costruire i coloratissimi copricapo noti come “cimieri“. E proprio gli alunni, travestiti da Pulcinella e Mazzaroni, sono stati protagonisti della Scuola a colori, la due giorni di festa che ha in qualche modo chiuso in bellezza e allegria l’anno scolastico.
Una piccola scuola di montagna, vera e dinamica comunità educante, che ha riscoperto e quindi tramandato le antiche tradizioni folcloristiche legate al Carnevale e alle ballate identitarie della zona.