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  • Via della seta, Marcovecchio apre le porte alla Cina: “Venite ad investire da noi”

    AGNONE –   Prima ancora che il governo centrale stipulasse il memorandum sulla Via della seta con i paesi asiatici, il sindaco di Agnone, Lorenzo Marcovecchio ha scritto alla ambasciate di Cina, Giappone e Korea presenti a Roma. Nella missiva indirizzata ai diplomatici delle tre nazioni, il primo cittadino altomolisano spalanca le porte a possibili intese che potrebbero portare ricadute di qualsiasi natura sull’intero territorio. “Il nostro comune, situato nell’Alto Molise, patria della storica Pontificia fonderia Marinelli che realizza campane dall’anno mille, è culla di storia, cultura, tradizione, oltre ad essere circondata da ambienti salubri e incontaminati – scrive l’avvocato agnonese -. Abbiamo saputo che imprenditori della sua nazione potrebbero essere interessati a forme di investimento sui piccoli borghi italiani per creare strutture ricettive lontano dalle grandi metropoli ma ugualmente interessati da un punto di vista turistico ed ancora inesplorati. La nostra cittadina dispone di una serie di immobili situati nel centro storico (definito borgo veneziano per l’influenza che in passato i mercanti di quelle terre, per via degli scambi commerciali, ebbero su questa comunità) che potrebbero essere adibiti a tale scopo e al tempo stesso da concedere ad un canone simbolico se non addirittura in forma gratuita per un congruo arco temporale. Qualora dovesse essere a conoscenza di attività imprenditoriali e qualora dovesse ritenere valida ed appetibile la proposta – conclude il sindaco di Agnone – mi rendo disponibile fin d’ora a raggiungerla presso l’ambasciata e mostrarle la planimetria dei locali disponibili nonché, con sommo piacere ed orgoglio, le ricchezze e caratteristiche storiche e architettoniche che fanno di Agnone un unicum nella penisola”. Insomma nessuna bufala, Marcovecchio fa sul serio e, al suo terzo anno di governo a Palazzo San Francesco, preme affinché investitori asiatici possano scommettere sulle grandi potenzialità di un’area in forte sofferenza, ma che al tempo stesso cerca un rilancio immediato.

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