La campagna nazionale contro il femminicidio e la violenza sulle donne ha colorato anche la piazza di San Pietro Avellana. Nei giorni scorsi alla presenza della sindaca Simona De Caprio e del responsabile dell’associazione che promuove l’iniziativa, Pasqualino De Mattina, sono stati presentati pubblicamente, sulla piazza del centro montano dell’Alto Molise, i lavori a maglia realizzati da tante donne del paese che con entusiasmo hanno aderito alla campagna di sensibilizzazione.
«Mi sento in dovere di ringraziare tutte le donne che hanno contribuito a realizzare tutte queste bellissime lavorazioni. – ha commentato la sindaca De Caprio, che per l’occasione ha sfoggiato una eloquente cravatta rossa – Si sono messe subito al lavoro, non appena abbiamo comunicato loro l’importanza dell’iniziativa, e sono state capaci di realizzare qualcosa come novantadue mattonelle colorate».
«Viva Vittoria è un progetto che nasce nel 2015, – ha spiegato il responsabile Pasqualino De Mattia – e noi, grazie a voi, ancora oggi replichiamo questa iniziativa allestendo un’intera piazza come qui a San Pietro Avellana. Noi qui in Molise abbiamo pensato che sarebbe stato più bello e caloroso coinvolgere le singole comunità che lavorano al progetto. I quadrati, o le mattonelle che avete realizzato, saranno cucite insieme con un filo rosso a realizzare una coperta, fatto con pezzi provenienti da posti e Comuni diversi. Le coperte saranno poi vendute a Isernia in occasione delle giornate del 23 e 24 novembre, in cambio di una offerta di almeno venti euro. Può sembrare troppo, ma praticamente si sta semplicemente pagando la materia prima, cioè la lana utilizzata. Poi tutto il ricavato, sottolineo interamente, sarà donato al centro anti violenza Libera Luna, che assiste, appunto, le donne che abbiano subito violenze». Il presidente De Mattia ha poi elencato alcuni numeri, quelli che definiscono la dimensione preoccupante del fenomeno della violenza di genere.
«Ogni giorno in Italia viene uccisa una donna ogni settantadue ore, non mi sembra una cosa possibile in un paese civile. Inoltre i femminicidi vengono commessi, nell’ottanta per cento dei casi, dalle persone che abitano nella stessa casa delle donne: mariti, fidanzati, compagni, conviventi. A questi numeri vanno poi aggiunti quelli del sommersi, che provengono dal mondo delle violenze non denunciate o da altri tipi di violenze e soprusi meno visibili, come quelle psicologiche. Tanti tipi di violenza che noi vorremmo in qualche modo contribuire a combattere anche grazie al lavoro che voi donne di San Pietro Avellana, insieme a tante altre donne molisane, avete fatto con tanta passione e determinazione».
«Hanno lavorato a questo progetto tra le mille e cinquecento e le duemila donne qui in Molise e in Alto Molise, – ha aggiunto Pasqualino De Mattia – ma anche qualche uomo che si è messo a realizzare dei quadretti in lana, come ad esempio a Montefalcone del Sannio. Noi continuiamo questa opera di sensibilizzazione, ma che è anche concreta, grazie alla raccolta di fondi provento della vendita delle coperte. Capire e insegnare ai nostri figli che la donna che si ha accanto, per un periodo breve o lungo che sia, è una persona cui bisogna portare rispetto, anche se la relazione può finire. La fine di un rapporto non ci dà il diritto di togliere la vita ad una donna o di usarle violenza. Questo è il senso dell’iniziativa “Viva Vittoria”. Ad oggi sono rimasti fuori solo sette Comuni della provincia di Isernia, ma già abbiamo centrato l’obiettivo di arrivare a tappezzare tutta l’estensione di Piazza Andrea d’Isernia, dove a novembre si terrà la giornata conclusiva del progetto. Abbiamo coinvolto anche le case di riposo, e questi ci rende particolarmente orgogliosi, anche in Abruzzo, a San Giovanni Lipioni, abbiamo coinvolti i centri diurni che ospitano persone con disabilità e difficoltà. Tutti i Comuni hanno risposto presente e ciascuno ha fatto la sua parte. Già questo è un risultato, perché abbiamo sensibilizzato sul tema della violenza sulle donne praticamente in ogni centro del Molise. Grazie veramente per quello che avete fatto».
Al termine della presentazione delle mattonelle colorate, il presidente De Mattia ha donato alla sindaca un oggetto di legno, fatto a mano, recante la scritta “C’ero anche io“, a significare la partecipazione della comunità locale all’importante progetto sociale. E in chiusura la sindaca Simona De Caprio ha denunciato pubblicamente l’atteggiamento di chi «fa finta di nulla».
«Io non ho visto, non ho sentito, il far finta di nulla, il girarsi dall’altra parte è la cosa peggiore. – ha aggiunto la prima cittadina – E’ una situazione diffusa, che ha tante sfaccettature. Anche il semplice controllare il telefonino o l’agenda o il diario della propria donna è quello stesso un atto di violenza, una prevaricazione. Lo dico sempre alle ragazze e alle bambine del paese: non fatevi mai mettere i piedi in testa da nessuno e soprattutto le ragazze più grandi, al primo gesto che non vi piace, che vi fa sentire a disagio, chiudete la relazione e andate via. Se non avete il coraggio di cacciare l’altra persona, quella violenta, allora andate via voi, subito, senza dare seconde o terze possibilità».
Francesco Bottone