«La compagnia Carabinieri di Agnone non è un luogo dove si ottiene nuovo personale semplicemente schioccando le dita». Così il maggiore Carlo Alberto Evangelista, comandante della compagnia Carabinieri dell’Alto Molise, al termine della solenne celebrazione tenuta oggi pomeriggio presso la chiesa di Maria Santissima di Costantinopoli ad Agnone.
L’Arma territoriale dell’Alto Molise, attorniata da numerosi sindaci in fascia tricolore e dal presidente della Provincia, Daniele Saia, e dalle altre forze dell’ordine e del soccorso pubblico, ha celebrato e reso i dovuti onori alla celeste patrona dei Carabinieri.
Una cerimonia sobria, ma molto sentita, quella celebrata da don Onofrio Di Lazzaro. Il parroco ha portato anche i saluti all’Arma del vescovo di Trivento, monsignor Claudio Palumbo.
A margine della celebrazione, l’ufficiale in comando, il maggiore Evangelista, ha voluto esprimere il suo personale e sentito ringraziamento ai suoi uomini che, sia pure carenti in organico, non risparmiano energie per assicurare il controllo del territorio in una zona sicuramente a bassa incidenza di crimini, ma impegnativa in ragione della vastità e della distanza dei centri abitati.
«Grazie a tutti i miei uomini e all’unica donna alle mie dipendenze, che assicurano quotidianamente il controllo e la vicinanza alla popolazione in tutto l’Alto Molise. – ha esordito il maggiore – Sono molto esigente con il personale, ma trovo sempre disponibilità e massimo impegno come risposta. Certo per la compagnia Carabinieri di Agnone non è facile trovare nuove forze, nella carenza generale di personale. Non si riesce ad ottenere nuovo personale assegnato semplicemente schioccando le dita ed è difficile anche avere il normale avvicendamento degli uomini che terminano il loro servizio attivo».
«Mi sono preso la briga di ascoltare le registrazioni delle richieste che arrivano alla centrale operativa. – ha aggiunto il comandante Evangelista – La quasi totalità di queste è per richieste di aiuto, a dimostrazione che la popolazione considera la compagnia Carabinieri come un a presenza rassicurante alla quale rivolgersi in caso di bisogno. E questo fa molto piacere, perché vuol dire che siamo davvero tra la gente e per la gente, accanto al cittadino nel momento del bisogno e della necessità».
Francesco Bottone