La Folgore Sorrento annuncia la conferma di Stefano Patriarca, e non è una semplice notizia di mercato: è la scelta di cuore e di progetto. Il centrale molisano, originario di Agnone, sarà ancora una volta il capitano della squadra che ha trascinato alla storica promozione in Serie A2, completando una stagione da protagonista assoluto.
Cresciuto nelle giovanili del Volley Agnone, Patriarca ha scritto pagine importanti del volley nazionale, vestendo le maglie di club di Serie A1 e indossando la maglia azzurra della Nazionale. Una carriera costruita con talento, serietà e sacrificio, che lo ha visto calcare i parquet più prestigiosi d’Italia prima di sposare con convinzione il progetto ambizioso della società costiera.
E a Sorrento, il “gigante gentile” non si è risparmiato: MVP della Coppa Italia di Serie A3, ha alzato da leader tre trofei in una sola stagione – Coppa Italia, Supercoppa e, soprattutto, la promozione in A2 – costruendo insieme ai compagni un’annata irripetibile.
I numeri raccontano solo una parte del suo valore: miglior centrale della regular season in Serie A3 con 156 punti in attacco, 40 muri e 12 ace. E se si considerano anche playoff e coppe, i dati diventano ancor più significativi: 251 punti in attacco, 86 muri vincenti, 16 ace. Ma Patriarca, fedele alla sua natura, guarda oltre le cifre.
«I numeri alla mia età lasciano il tempo che trovano – ha dichiarato con il consueto stile sobrio – quello che mi commuove davvero sono le parole della mia gente, che ha saputo apprezzare prima la persona e poi il giocatore.»
Un mese fa, dopo la promozione, non aveva nascosto l’emozione: «Non era solo felicità sportiva, era qualcosa di più profondo. Ho detto sì a questo progetto perché il presidente Ruggiero ha creduto che io potessi fare la differenza non solo in campo, ma anche nell’ambiente. Ho cercato di dare tutto, mettendo spesso da parte le mie esigenze per far crescere un gruppo e un territorio. Vedere i miei ragazzi maturare e la comunità stringersi attorno alla squadra è stata la vittoria più bella.»
Patriarca continuerà a guidare la Folgore con la stessa determinazione con cui ha scalato le vette della pallavolo italiana. Da Agnone a Sorrento, il viaggio di un uomo che ha fatto della leadership e del sacrificio il suo marchio distintivo.