GUILMI – Scuola chiusa a Guilmi: niente container, parte l’adeguamento del capannone.
I moduli abitativi richiesti dal sindaco Carlo Racciatti alla Protezione civile non arriveranno perché servono nelle zone del cratere sismico. Da lunedì potrebbero riprendere le lezioni.
Operai, dipendenti comunali, maestre e genitori degli alunni, tutti al lavoro, già da questa mattina a Guilmi, per trasformare in aule scolastiche la zona uffici del capannone industriale in località Piane.
Già perché dopo l’ultimo terremoto il sindaco si è deciso a dichiarare pericolosa la struttura che ospitava le scuole dell’infanzia e primaria.
Scartata a priori la soluzione più ovvia e semplice, cioè trasferire i pochi bambini, momentaneamente, nelle scuole dei Comuni vicini, come ad esempio Carpineto Sinello, restano sul tavolo due opzioni: il trasferimento delle classi all’interno dei moduli abitativi forniti dalla Protezione civile regionale, oppure l’utilizzo, previo adeguamento, di parte dell’immenso capannone sito in località Piane di Guilmi.
Bocciata la prima ipotesi, visto che i moduli abitativi servono dove c’è davvero un’emergenza sfollati, resta la seconda.
E già da questa mattina, infatti, come promesso dal sindaco, i lavori sono iniziati all’interno del nuovo a mai utilizzato capannone.
In pochissimi giorni la zona adibita ad uffici di quell’immenso capannone sarà adattata ad ospitare le aule scolastiche.
Servono gli impianti, i riscaldamenti, la cucina per la mensa, una connessione ad Internet, e poi trasferire arredi, sedie, banchi, giochi, materiali didattici, ma secondo il sindaco in pochi giorni sarà tutto pronto.
L’attività didattica resta sospesa, infatti, solo fino al 4 novembre prossimo. L’idea di Racciatti è quella di riaprire la scuola, nella nuova sede, cioè dentro il capannone, già lunedì 7.
Un mezzo miracolo.