ATESSA – Una Tac 64 strati, 80 infermieri e 20 medici per 140 posti letto: questi i numeri del Covid Hospital di Atessa, alla vigilia dell’apertura. Sono in corso i colloqui per la selezione del personale da destinare al presidio, che sarà strettamente collegato all’Hub di Chieti e in rete anche con Vasto.
Nel rispetto delle indicazioni espresse dal Dipartimento Salute della Regione Abruzzo, ad Atessa saranno accolti i pazienti paucisintomatici che non necessitano di assistenza intensiva: in particolare è destinata a pazienti che hanno già iniziato il percorso di cura a Chieti e Vasto e che secondo parere clinico, non potendo essere dimessi, hanno ancora la necessità di essere ricoverati in una struttura per proseguire la cura fino a guarigione completa. I ricoveri ad Atessa saranno quindi gestiti dagli ospedali Hub, per consentire a questi di liberare posti letto a maggiore intensità di cura per i pazienti più gravi.
E’ stato inoltre disposto il noleggio per un anno di una Tac 64 strati, che sarà collegata con la rete radiologica aziendale. Alla scadenza del contratto, sarà valutata la possibilità di procedere a un riscatto per l’acquisizione definitiva.
La dotazione tecnologica, così come gli interventi di adeguamento, sono stati resi possibili grazie al sostegno poderoso offerto dalla grande, piccola e media impresa poiché, com’è noto, il Covid Hospital di Atessa è stato finanziato da un gruppo di imprenditori del territorio, Confindustria, Ance, Camera di Commercio, tutte dell’area Chieti-Pescara.
«L’aiuto degli imprenditori è stato ed è tuttora prezioso – sottolinea il Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael – e ci ha permesso di strutturare una funzionale rete Covid nella nostra Azienda. Hanno dimostrato un grande senso di responsabilità sociale e attenzione al territorio, comprendendo la nostra necessità di ampliare e differenziare i posti letto destinati ai malati di Coronavirus».
Vista la vocazione Covid data al “San Camillo de Lellis”, sono state temporaneamente trasferite presso il Presidio territoriale di assistenza di Casoli le attività distrettuali e la continuità assistenziale; per le prestazioni del Pronto soccorso, anch’esse temporaneamente sospese, i cittadini del comprensorio possono fare riferimento a Vasto, per i sospetti Covid, e a Lanciano per tutte le altre patologie. Tale assetto resterà valido fino al perdurare dell’emergenza Covid.
La struttura avrà un responsabile, individuato dal Direttore del Dipartimento di Medicina, il quale potrà anche disporre il trasferimento in struttura a più alta intensità di pazienti che dovessero aggravarsi.
Il “San Francesco Caracciolo” di Agnone, invece, resta a guardare.