«Per chi è in prima linea lo stress da Covid19 è come quello dei soldati in Vietnam e dobbiamo evitare i reduci di questa guerra». Questa la convinzione di Massimo Di Giannantonio, direttore del Dipartimento salute mentale della Asl Lanciano Vasto Chieti, ordinario di Psichiatria all’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, il quale, in veste di presidente della Società Italiana di Psichiatria, ha attivato uno sportello di ascolto e sostegno a distanza per medici, infermieri e operatori sanitari che hanno bisogno di supporto psichico per fare fronte alla pressione straordinaria generata dall’emergenza Coronavirus.
Il servizio è offerto attraverso il numero verde 800.042.999, attivo dal lunedì al sabato dalle ore 15 alle 19, messo a disposizione da TIM nell’ambito di “Operazione Risorgimento Digitale” e realizzato in collaborazione con “Emergenza Sorrisi”, organizzazione non governativa che si occupa di bambini affetti da traumi di guerra e altre patologie invalidanti nei Paesi in via di sviluppo.
«Secondo i dati della Società Italiana di Psichiatria – spiega di Giannantonio – l’ansia, la frustrazione, i disturbi del sonno a causa dei lutti multipli e della paura di non avere fatto abbastanza per i propri pazienti riguardano il 50 per cento degli operatori sanitari. Questa percentuale sale al 70% per il timore e l’ansia di contrarre il virus e all’85% per l’angoscia di essere veicolo dell’infezione per i propri cari. Elevatissimo, dunque, il rischio di arrivare al burnout, cioè alla sindrome da esaurimento. Un indicatore indiretto di questa situazione è l’incremento di almeno il 30 per cento del consumo di ansiolitici dall’inizio della pandemia. È bene ricordare che chiedere aiuto non è un segnale di debolezza, ma di forza, per evitare domani l’ondata di sindromi post traumatiche da stress. Questa iniziativa, realizzata insieme a TIM e a Emergenza Sorrisi, sottolinea l’importanza del supporto e del sostegno che tutti noi siamo chiamati a dare in questo momento».
A rispondere al numero verde saranno gli esperti della Società scientifica sotto la supervisione dello stesso Di Giannantonio.