AGNONE. I titolari di una dozzina di attività produttive della zona artigianale “Giovanni Paolo II” denunciato lo stato di abbandono in cui versa la viabilità dell’area. In particolare il riferimento va ad una grata praticamente divelta che convogliava le acque piovane. La situazione mette a rischio il transito di camion e tir che transitano sulla strada per recarsi nelle aziende. La grata divelta, come testimoniano le foto, restringe di molto la carreggiata complice anche materiale di risulta depositato nei suoi pressi.
Il pericolo per gli automobilisti è segnalato con alcune transenne apposte dagli uomini della Polizia Municipale. “Urgono interventi rapidi – ci dice Franco Mastrostefano, titolare dell’officina Iveco – sono ormai mesi che il problema è lì senza che nessuno faccia niente per risolverlo. Eppure basterebbe un po’ di buona volontà e qualche centinaio di euro per far sì di riportare tutto alla normalità. Nel frattempo gli unici ad essere penalizzati restiamo noi che abbiamo investito fior di quattrini in questa zona artigianale e per la quale paghiamo regolarmente tasse di vario al Comune”.
Un appello, quello di Mastrostefano, che va al commissario straordinario, Giuseppina Ferri che qualche settimana fa ha investito oltre 6mila euro per il ripristino di strade urbane e interpoderali. Ma non è tutto. Perché i titolari di numerose aziende lamentano lo stato di abbandono in cui versa tutta la zona artigianale intitolata al grande Papa e dove qualche anno fa fece visita il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.
Erbacce, staccionate in legno distrutte, avvallamenti, scarsa luminosità nelle ore notturne e odori maleodoranti, sono solo alcune delle criticità registrate ormai da anni e mai sanate. Riuscirà la Ferri in poco tempo a sopperire a queste manchevolezze? I titolari delle attività produttive ci sperano.