C’è anche un giudice di Agnone tra i 36 eletti del Comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale magistrati, il “parlamentino delle toghe” che il prossimo 7 novembre eleggerà il nuovo presidente. Si tratta di Roberta D’Onofrio, nata ad Agnone il 14 luglio 1971, sposata con due bambini e figlia del giudice e avvocato Ugo D’Onofrio, già consigliere comunale nella cittadina altomolisana.
In passato la D’Onofrio ha svolto le sue funzioni da magistrato a Trani, Isernia e Campobasso e oggi entra a far parte dell’Anm grazie alle 209 preferenze riportate nella lista Unicost.
“Ho deciso di accettare la candidatura in Unità per la Costituzione per contribuire, nel mio piccolo, a dare voce ai tanti colleghi che, concependo l’esercizio della giurisdizione non come potere ma come “servizio” per la comunità, si dedicano quotidianamente e nel silenzio al proprio lavoro con professionalità e umanità, trasmettendo a tutti coloro, che si rivolgono loro per ragione di giustizia, fiducia e credibilità nelle istituzioni democratiche, di cui anche gli uffici giudiziari sono parte” le parole della D’Onofrio.
Circa seimila, con precisione 6.101, i magistrati che in via telematica hanno scelto i rappresentanti del Comitato direttivo dell’Anm. A livello di preferenze, il più votato è stato Luca Poniz, esponente di Area, presidente uscente del sindacato delle toghe. Nel dettaglio Area ha preso 1785 voti e dunque dovrebbe prendere 11 seggi, Magistratura Indipendente 1648 voti (10 seggi), Unità per la Costituzione 1212 (7 seggi), Autonomia e Indipendenza 749 (4) e la nuova formazione “101”, 651 voti (4 seggi). Nel precedente Comitato direttivo centrale Unicost aveva 13 seggi, Area 9, Magistratura Indipendente 8 e Autonomia e Indipendenza 6.