La faccia l’ha persa davvero il governatore d’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, perché non ha mantenuto fede alla promessa e alla parola data, quella di realizzare una casa della salute a Canneto in centoventi giorni. La balla del secolo si è rivelata tale.
E stamane a Canneto, a fare le veci del governatore e a tagliare il nastro della struttura che non c’è, una casa della salute fantasma, c’erano il consigliere regionale del M5S, Pietro Smargiassi e la parlamentare europea Daniela Aiuto, insieme agli attivisti pentastellati di Celenza sul Trigno.
«Quella che inauguriamo oggi è la prima grande opera dell’era D’Alfonso. Un’opera che non c’è, perché il governatore non ha mantenuto la promessa fatta in sede di consiglio comunale a Celenza sul Trigno. – ha esordito il consigliere Smargiassi – Appena sono arrivato, stamane, ho speso almeno dieci minuti a cercare la casa della salute promessa da D’Alfonso, ma sinceramente non l’ho trovata. L’unica cosa che ho trovato è stato il gazebo del Movimento 5 Stelle. Su questa casa “fantasma” il governatore si era giocato la faccia. Dopo più di centoventi giorni possiamo affermare che la faccia l’ha persa davvero. La casa della salute che non c’è, le guardie mediche tagliate e per il territorio montano del Vastese l’emergenza salute rimane».
A rincarare la dose, dopo essere salita su un improvvisato palco delle autorità, l’europarlamentare Daniela Aiuto: «Pd e Pdl non mantengono le promesse. E’ questo il loro modus operandi che vale in Regione Abruzzo come nel Parlamento europeo. Dicono una cosa, poi in aula votano esattamente all’opposto, prendendo in giro i cittadini elettori. Noi, al momento, non possiamo fare altro che denunciare pubblicamente tutto quello che combinano a danno dei cittadini che pure continuano a votarli».
E ancora Smargiassi, che non ha fatto prigionieri: «Dove sono i sindaci del territorio, quelli presi in giro da D’Alfonso con le sue promesse non mantenute? Tutti pronti ad incensare il potente di turno. Ma tanto stiano tranquilli, nel bilancio della Regione non c’è un euro per la salvaguardia del territorio, non avranno nulla, quindi posso anche prendersi il lusso di criticare D’Alfonso. E i consiglieri regionali di opposizione, dove sono? Si sono fatti scappare questa ghiotta occasione di incastrare D’Alfonso su una eclatante promessa non mantenuta? Forse l’assenza di ventricine in dono, questa volta, non ha attirato i consiglieri regionali di centrodestra. Noi siamo qui, anche con una europarlamentare, a dimostrare che il Movimento 5 Stelle è sempre vicino al territorio. E noi le promesse le manteniamo: nei giorni scorsi abbiamo restituito più di centrotrentamila euro derivanti dal taglio dei nostri stipendi da consiglieri regionali».
Francesco Bottone
effebottone@gmail.com
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