“La riapertura delle sale operatorie dell’ospedale ‘Caracciolo’ di Agnone come concepita dalla delibera dell’Asrem non può soddisfarci. Ma non può soddisfare neanche l’utenza del vasto territorio a cavallo tra l’alto Molise e Vastese. Nel documento a firma del direttore generale dell’Azienda sanitaria regionale, Oreste Florenzano, infatti si parla di interventi di chirurgia ambulatoriale complessa ben distinti da quelli previsti dalla ‘day-surgery’, che pure il commissario alla Sanità, Donato Toma, ha annunciato durante i lavori dell’ultimo Consiglio regionale”.
E’ quanto sostenuto dal capogruppo del M5S in Consiglio regionale, Andrea Greco durante l’incontro avuto ieri mattina con la stampa nell’info-point di Agnone.
“Se è vero che un primo passo è stato compiuto con la riapertura delle sale operatorie chiuse dal 2019 – riprende Greco – al tempo stesso restano molteplici i punti di domanda da chiarire. Su tutti, quello del personale da impiegare, affinché il servizio possa essere svolto in maniera efficiente e soprattutto in sicurezza”.
Proprio in merito alla carenza di personale, Andrea Greco ha annunciato la volontà dall’ex primario di Chirurgia del ‘Caracciolo’, Nicola Iavicoli di voler tornare in corsia. “Iavicoli si è detto pronto a rientrare in servizio, in maniera del tutto gratuita e sobbarcandosi finanche i costi dell’assicurazione personale. In un momento particolarmente delicato per il comparto sanitario molisano, alle prese con una cronica carenza di medici – ha sottolineato l’esponente grillino – il ritorno in corsia di un professionista dalla collaudata esperienza, come Iavicoli, è una grandissima opportunità da sfruttare. Non possiamo farcela sfuggire”.
Quindi il plauso all’assessore Quintino Pallante che si sta adoperando affinché ciò possa concretizzarsi. “Devo dare atto al lodevole lavoro di intermediazione portato avanti con l’Asrem dall’assessore Quintino Pallante. In questo caso, malgrado le divergenze politiche con il M5S, Pallante troverà la nostra sponda. Oggi il risultato da raggiungere vede destinatari migliaia di cittadini delle aree periferiche della regione e quindi non può avere connotazioni o colori di partito. La riattivazione delle sale operatorie dell’ospedale di Agnone, costate fior di quattrini, oltre a ridare dignità ad un’intera area può contribuire all’abbattimento delle liste di attesa per gli interventi programmati, ad oggi bloccati a causa della pandemia. Riteniamo – ha concluso Greco – che, per il prossimo futuro, un’operazione analoga possa essere portata avanti anche in altri presidi ospedalieri, come quello di Larino. Ciò, di fatto, sgraverebbe il lavoro degli operatori sanitari negli ospedali di Termoli e Campobasso”.
L’ingiustificata rottamazione – Nell’agosto del 2014, dopo oltre quarant’anni di attività, il pensionamento di Nicola Iavicoli portò di fatto allo smantellamento del reparto di Chirurgia del ‘Caracciolo’. Come oggi, anche in quella circostanza, il professore originario di Castiglione Messer Marino, propose all’Asrem di restare in servizio per altri due anni in maniera del tutto gratuita. Tuttavia, l’Azienda sanitaria regionale rispedì al mittente l’offerta, rottamando di fatto Iavicoli che nel frattempo iniziò a collaborare con alcune cliniche private. L’addio di Iavicoli, che con le sue performance produceva mobilità attiva, coincise con un lento e inesorabile depauperamento dei servizi della struttura. Da rimarcare come in passato la stessa Asrem, gestione Angelo Percopo, nonostante la messa in quiescenza di Giuseppe Sabusco nominò lo stesso primario emerito dell’unità complessa di malattie infettive del ‘Cardarelli’ di Campobasso.