‘Molise Criminale’, il libro scritto da Giovanni Mancinone sbanca il premio ‘Piersanti Mattarella’ arrivato alla sua VI edizione. E’ quanto stabilito dalla giuria del concorso letterario che ha visto la premiazione sabato scorso a Roma. Il Premio Mattarella è dedicato al tema dell’impegno e della resistenza culturale e civile e al ricordo dell’opera istituzionale del Piersanti Mattarella, assassinato dalla mafia il 6 gennaio 1980 quando era presidente della Regione Siciliana. Nel libro, uscito la scorsa estate, edito da Rubbettino (con la prefazione di Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto), Mancinone racconta moltissimi fatti oscuri che hanno riguardato il Molise negli ultimi decenni. In particolare si parla di una inchiesta grazie alla quale è stato scovato un inimmaginabile narcotraffico tra il Molise e Bogotà, ma raccontati anche il soggiorno obbligato del sindaco di Palermo Vito Ciancimino a Rotello, l’omicidio di Lea Garofalo e quelli compiuti da Angelo Izzo. Ci sono poi i traffici di rifiuti interrati nel basso Molise o nelle cantine di Castelmauro e ancora storie di riciclaggio e di sindaci uccisi come Carmine Troilo, primo cittadino di San Martino in Pensilis colpito a morte da un ex ergastolano nel 1993
“È motivo di felicità e di riflessione sulla professione giornalistica, l’ultimo riconoscimento, il più prestigioso tra i tanti già ricevuti, al lavoro condotto da Giovanni Mancinone – dichiarano dall’Assostampa Molise -. Questa conferma così autorevole, ci coinvolge come sindacato, come colleghi e come amici di Giovanni, la cui cifra giornalistica ha sempre segnato la differenza nella cronaca dei fatti molisani. Il lavoro di Mancinone richiama il mondo del giornalismo contemporaneo al dovere di una cronaca vera, pronta e capace di andare oltre le dichiarazioni e le veline di Palazzo. Necessaria a riferire la verità, anche la più scomoda e la meno compiacente. Giovanni, con la sua lunga carriera nelle redazioni e ora di autore apprezzato a livello nazionale, ne è un autorevole esempio di cui siamo orgogliosi. A lui – concludono dal sindacato dei giornalisti molisani – i nostri complimenti”.