È terminata da pochi giorni una campagna quindicinale indetta a livello europeo da EuroPol volta al contrasto del traffico illegale degli animali da compagnia, che ha visto impegnati anche i carabinieri forestali della provincia di Isernia, su disposizioni del Comando di vertice.
Durante la campagna sono stati sottoposti ad accurati controlli tre allevamenti cinofili ricadenti nel territorio pentro: uno della razza “Segugio maremmano”, uno della razza “Shiba” e l’ultimo della razza “Lagotto”. I militari fortunatamente non hanno accertato illeciti penali e tutti i cani, anche i cuccioli, sono stati trovati in ottime condizioni di salute e regolarmente iscritti all’anagrafe canina regionale. Anche la commercializzazione degli esemplari è risultata sempre regolare. Due allevamenti, però, sono risultati non autorizzati con formale provvedimento dell’autorità amministrativa competente, cioè la Regione Molise e per questo motivo ogni allevatore dovrà pagare una sanzione amministrativa pecuniaria per un importo di quasi cinquecento euro.
Se nell’immaginario comune il carabiniere forestale è spesso associato ai controlli sui boschi e al contrasto degli incendi, ai controlli sui corpi idrici e sulla caccia, al contrasto dell’inquinamento ambientale, la tutela del benessere animale è un settore di attività che, sebbene meno conosciuto, è altrettanto importante e non viene mai trascurato.