Il giorno del giudizio è arrivato. In Alto Molise non risuoneranno certo le trombe dell’apocalisse, ma nelle prossime ore si conosceranno ufficialmente, e finalmente verrebbe da scrivere, le sorti del viadotto “Longo”, comunemente detto il ponte Sente. Quello chiuso al traffico da cinque anni (settembre 2018, ndr), quello che collegava l’Alto Molise con l’Alto Vastese e il Chietino. E’ stata convocata per il pomeriggio di oggi infatti, alle 15.30 circa, presso la sede del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti in Roma, una riunione alla quale prenderanno parte, oltre ovviamente ai funzionari del dicastero e forse lo stesso Ministro Salvini, i responsabili tecnici di Anas e i rappresentanti politici della Provincia di Isernia e di Chieti, i due enti pubblici “interessati”, si fa per dire, alla gestione dell’imponente arteria stradale chiusa ormai da cinque anni al traffico veicolare per un «imminente rischio crollo» che per fortuna non si è rivelato così incombente come sottoscritto e controfirmato dall’ingegner Di Cristinzi e dall’allora presidente Lorenzo Coia.
Nei giorni scorsi, in esclusiva su queste colonne, abbiamo riportato il contenuto di una nota ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, firmato da tale Felice Morisco, direttore generale di quel dicastero. «Sulla base degli approfondimenti eseguiti, Anas ha recentemente prospettato delle soluzioni che consentirebbero la parziale riapertura al transito dell’infrastruttura che risulterebbe di fondamentale importanza per ristabilire il collegamento tra la provincia di Chieti e di Isernia». Parziale riapertura al traffico, dunque, magari con un senso unico alternato regolato da impianti semaforici, o limitazioni al traffico pesante. Questa è la concreta possibilità, indicata su un documento dal direttore generale del Ministero competente, che si profila per il viadotto Sente.
«Si fa seguito alle pregresse interlocuzioni con Anas spa, afferenti la valutazione delle misure di adeguamento del viadotto Sente, finalizzate a consentire il ripristino della viabilità interdetta dal mese di settembre 2018 in conseguenza delle criticità riscontrate sulle pile e sull’impalcato. – si legge testualmente sul documento del Ministero – Al fine di una preliminare condivisione sulle misure adottabili e una pianificazione dei tempi, – continua il direttore generale Felice Morisco – si evidenzia l’esigenza di un confronto con i destinatari in indirizzo – ovvero l’Anas e le due Province – A tal fine, – chiude la nota di Morisco – è fissata la riunione presso questo Ministero per il giorno 20 aprile, alle 15.30».
Oggi pomeriggio appunto. Il giorno del giudizio è arrivato. Nella capitale attesi i presidenti delle Province di Isernia e Chieti, Alfredo Ricci e Francesco Menna, rispettivamente sindaci di Venafro e Vasto.