Sarà il rifugio Le Pagliare al Voltigno a metri 1434 slm, nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, ad ospitare la decima edizione di Rifugi aperti del Mediterraneo in programma domenica 10 settembre. La manifestazione è stata presentata stamane dall’assessore al Turismo Daniele D’Amario e dal componente della Commissione nazionale rifugi del Cai Marcello Borrone, che hanno ribadito come la manifestazione rinsaldi il vincolo di amicizia tra il Cai Abruzzo e la Regione nella promozione della montagna abruzzese.
Il programma dell’evento, organizzato dal Cai sezione di Penne, prevede il raduno alle ore 8:30 a Vado di Focine nel comune di Carpineto della Nora con partenza alle ore 9:30. Dopo due ore di cammino non particolarmente impegnativo si arriva al rifugio dove sono previste una serie di manifestazioni culturali e il pranzo curato dal Slow Food Abruzzo. “Siamo convinti che il messaggio di promozione del territorio che si porta dietro la manifestazione Rifugi aperti del Mediterraneo rappresenti un valore aggiunto per il turismo abruzzese – ha detto l’assessore Daniele D’Amario -. Il turismo slow è un aspetto rilevante della nostra strategia di marketing territoriale e l’evento di domenica nel Parco nazionale del Gran Sasso è un ulteriore tassello di questa programmazione”.
Rifugi aperti del Mediterraneo è parte del progetto di ricerca denominato Rifugi del Mediterraneo che ha la finalità di valorizzare la funzione del rifugio nell’Appennino. “Nelle precedenti edizioni – ha sottolineato Marcello Borrone – la partecipazione è stata alta a conferma del sentimento di vicinanza degli abruzzesi alla montagna. Stesso discorso anche per l’appuntamento di domenica; da qui la decisione di porre a 150 il limite massimo di partecipanti”. Borrone poi ha ricordato l’impegno del Cai a livello nazionale nel processo di valorizzazione turistica degli stazzi e dei rifugi. “E proprio la Regione Abruzzo – ha ribadito D’Amario – è la prima e unica regione in Italia ad aver inserito nel testo unico del Turismo gli stazzi e i rifugi”.