«Gentium vel fortissimarum Italiae». Quando Plinio il Vecchio usò questa definizione per narrare le gesta del popolo più valoroso d’Italia il riferimento era chiaramente ai Sanniti. Quel motto è stato inserito, nei giorni scorsi, nel nuovo stemma ufficiale della Regione Abruzzo. La Regione “cugina” celebra i Sanniti, dunque, anche se gli stessi hanno abitato la parte meridionale dell’Abruzzo e l’Alto Molise in particolare.
La composizione grafica del nuovo stemma della Regione Abruzzo, approvato con una specifica legge dal Consiglio regionale, consiste in «uno scudo sannitico interzato in sbarra d’argento, di verde e d’azzurro, sul quale è posto il Guerriero di Capestrano, rappresentato a figura intera, in forma stilizzata». Sotto lo scudo è indicato il motto “GENTIVM VEL FORTISSIMARVM ITALIAE” in caratteri maiuscoli. Lo scudo e l’iscrizione sono chiari riferimenti al popolo dei Sanniti, ideatori della prima Italia intesa come nazione.
E il nuovo stemma della Regione Abruzzo offre lo spunto per l’utilizzo di un altro celebre guerriero, quello Sannita appunto, che giganteggia nella piazza principale di Pietrabbondante. Il presidente Roberti potrebbe semplicemente imitare il collega Marsilio e l’intero Molise potrà fregiarsi del simbolo del guerriero Sannita di Pietrabbondante.
Intanto a Pietrabbondante hanno ultimato degli interventi di riqualificazione portati avanti dall’amministrazione comunale e illuminato le celebri “Morge” che dominano il centro abitato rendendolo ancor più suggestivo.