Sono quasi duecentomila le donne imprenditrici agricole italiane. Il dato emerge da una analisi di Donne Coldiretti, il movimento femminile dell’Organizzazione, su dati del Registro delle Imprese divulgata in occasione della festa dell’8 marzo. stando ai numeri le donne contadine sono presenti in tutto il territorio italiano: la regione con il maggior numero di imprese rosa in assoluto è la Sicilia con più di 24mila imprese di donne, seguita da Puglia e Campania. In Molise le donne alla guida di un’impresa agricola sono 3236.
Il dato nazionale evidenzia che oltre un’azienda agricola italiana su quattro (28%) è oggi guidata dal gentil sesso con una presenza femminile che sta rivoluzionando il lavoro nei campi dove le donne sono capaci di spaziare dall’allevamento alla coltivazione, dal florovivaismo all’agriturismo, dalla trasformazione dei prodotti alla vendita diretta. Ma il vero motore delle nuove contadine sono anche le attività sociali come le fattorie didattiche e gli agriasilo ma anche l’importante impegno per l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne meno fortunate, vittime di violenze e soprusi.
Per celebrare questa Giornata, nei mercati di Campagna Amica di Campobasso, giovedì 7, e di Isernia, venerdì 8 marzo, Donne Coldiretti ha supportato le aziende presenti al mercato che hanno donato ad ogni donna una piantina fiorita recante un biglietto con il numero di telefono 1522 “Antiviolenza e stalking”, che le donne vittime di abusi possono contattare per chiedere aiuto e sostegno. Un dono foriero di un’altra importante iniziativa, ovvero il concorso “Amiche della terra – Storie di donne che sfamano il mondo”, un premio che Donne Coldiretti ha promosso in tutte le regioni italiane per valorizzare le storie delle imprenditrici agricole che si sono distinte per le scelte produttive, le innovazioni, la promozione dei prodotti ma anche le attività formative e/o sociali messe in campo, il tutto arricchito da creatività e multifunzionalità aziendale.
Il rinnovato fascino della campagna per le donne trova riscontro nella comune convinzione che quello dell’agricoltura è diventato un settore capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale. Secondo l’indagine condotta da Donne Coldiretti su base nazionale, le imprenditrici agricole sono sempre più giovani e con un’alta professionalità, tanto che una su quattro (25%) è laureata, peraltro sempre più spesso non in indirizzo agrario. Molte donne scelgono, infatti, l’agricoltura dopo percorsi di studio o esperienze in settori molto diversi, anche per cambiare vita. Non a caso quasi la metà delle domande di primo insediamento in agricoltura delle misure dedicate agli under 40 provengono da ragazze, secondo Coldiretti.
Inoltre, oltre il 50% delle donne in campagna svolge più di una attività connessa alla produzione primaria, soprattutto vendita diretta in azienda o nei mercati di Campagna Amica, agriturismo e trasformazione di prodotti agricoli. Ben il 60% delle donne nelle loro aziende ha poi scelto di dedicare parte della produzione al biologico o al biodinamico e di operare per una filiera di qualità attenta alla sostenibilità, alla tutela della biodiversità e delle risorse naturali, del paesaggio e del benessere animale. In particolare, poi, le donne creano legami forti con il territorio e sono un vero e proprio presidio per la sopravvivenza e la valorizzazione delle aree rurali.