Presso la Sala di Protezione Civile della Prefettura di Chieti, si è tenuta una riunione della Task Force- Gruppo di Lavoro per la gestione delle emergenze, anche di Protezione Civile, finalizzata all’individuazione di misure urgenti da porre in essere in caso di emergenza idrica e di incendi, presieduta dal Vice Prefetto Vicario Dott.ssa Italiani ed alla presenza del Capo di Gabinetto, Dott.ssa Iurescia, oltre che del Presidente della Provincia, del Vice Sindaco del Comune di Chieti, del Sindaco di Guardiagrele, del commissario straordinario del Comune di Ortona, Viceprefetto Braga, dei delegati dei Sindaci dei Comuni di Vasto e Lanciano, delle Forze dell’Ordine, dei referenti di ANAS, dell’ASL2 Lanciano Vasto Chieti, del 9 Reggimento Alpini dell’Aquila e del CME Ufficio Documentale di Chieti, dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, e della Capitaneria di Porto, nonché, attesa la tematica trattata, i referenti dei Gestori A.C.A. e S.A.S.I.
Obiettivo dell’incontro è stato individuare e condividere le misure che ciascun soggetto coinvolto nelle due emergenze, crisi idrica e incendi, è chiamato a porre in essere per garantire un pronto ed efficace intervento in caso di necessità, con particolare attenzione al corretto flusso informativo tra Gestori, Enti e cittadini.
Al riguardo, i Gestori ACA e SASI hanno assicurato l’operatività 7 giorni su 7 sette, h24, dei propri call center, al quale i cittadini dovranno rivolgersi, in quanto i centralini di entrambe le società sono costantemente in contatto col personale tecnico specializzato, chiamato ad intervenire in caso di criticità, seguendo, ovviamente, un criterio di priorità che garantisce l’intervento prioritario agli ospedali, case di cura e strutture che ospitano soggetti fragili.
Inoltre A.C.A. ha assicurato la disponibilità di 5 autobotti, operative nei comuni gestiti, mentre S.A.S.I. dispone di 2 autobotti proprie e di 4 mezzi aggiuntivi forniti da Ditte convenzionate con la società, per la distribuzione capillare di acqua in caso di necessità.
Entrambe le Società hanno sottolineato come il proprio intervento sia possibile «solo laddove la criticità riguardi un edificio dotato di proprio serbatoio ed autoclave, con esclusione, dunque, di edifici non dotati di tali strumenti, per l’approvvigionamento dei quali sarà necessario il rifornimento diretto tramite le autobotti ubicate sui territori comunali».
Inoltre, i Gestori hanno precisato come eventuali ritardi nella interruzione e riattivazione della fornitura idrica non costituiscono meri ritardi rispetto a quando preventivamente comunicato alla cittadinanza con le informative, bensì derivano dalla fisiologica necessità, per la rete, di interrompere e ritornare alla adeguata pressione dell’acqua, che ne consenta il regolare deflusso e che, naturalmente, non può essere immediata all’atto della manovra di chiusura, né subito dopo quella di ri-apertura.
I Sindaci presenti alla riunione hanno ribadito il proprio impegno ad attivarsi con ogni mezzo a disposizione, incluso il ricorso ad ordinanze sindacali che disciplinino un corretto utilizzo dell’acqua da parte della cittadinanza, ed un’efficace e costante attività informativa ai cittadini in merito alle turnazioni ed interruzioni programmate del servizio idrico, oltre al supporto diretto, per il tramite delle associazioni comunali di protezione civile, con la messa a disposizione di acqua potabile per il soddisfacimento dei bisogni primari, nei casi di massima urgenza.
Sul fronte degli incendi, attualmente non si registrano situazioni emergenziali, e gli incendi degli ultimi giorni sono stati gestiti, come previsto dalla normativa in materia de qua, dall’Agenzia Regionale di Protezione Civile e dai Vigili del Fuoco, allertati dal numero unico 112, anche con il ricorso ai mezzi aerei e con il supporto delle Forze dell’Ordine presenti sul territorio.
Resta comunque alta l’attenzione, oltre agli interventi in caso di emergenza, anche sul monitoraggio, in chiave preventiva, di comportamenti imprudenti, che possano ingenerare il rischio di incendi, da parte dei Comuni, nonché delle Forze dell’Ordine ed anche di ANAS, per quanto riguarda condotte pericolose poste in essere dagli utenti della strada su arterie di propria competenza.