Prosegue l’incessante impegno della Polizia di Stato nell’attività di prevenzione e contrasto della violenza di genere e dei fenomeni criminali in generale.
Nel mese di luglio, gli operatori della Divisione Anticrimine della Questura di Isernia hanno provveduto ad eseguire ben sette misure di prevenzione personali, due delle quali adottate dal Questore ai sensi dell’art. 3 D. L. 93/2013 (Misure di prevenzione per condotte di violenza domestica), al fine di offrire una rapida tutela alle vittime di condotte aggressive riconducibili al grave fenomeno della violenza di genere.
Più nello specifico, il primo provvedimento di ammonimento adottato dal Questore di Isernia è stato emesso nei confronti di un uomo resosi responsabile di comportamenti violenti e aggressivi, sia fisici che verbali e psicologici, ai danni della compagna convivente. Il secondo provvedimento di ammonimento è stato invece emesso nei confronti di uomo che, analogamente al primo, si era reso protagonista di atteggiamenti aggressivi e vessatori nei confronti della moglie.
Quanto alle ulteriori misure di prevenzione adottate, si tratta, in particolare: di un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno per anni uno emesso nei confronti di un soggetto residente a Napoli, già destinatario di analoghi provvedimenti in numerose altre Province limitrofe, sorpreso ad esercitare il commercio abusivo nei pressi del nosocomio pentro; di tre avvisi orali emessi nei confronti di due soggetti resisi responsabili di una vera e propria aggressione verso un concittadino nel Comune di Venafro; infine, di un provvedimento di sottoposizione alla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno, emesso dal Tribunale di Campobasso, su proposta del Questore, nei confronti di un soggetto con numerosi precedenti penali per maltrattamenti, molestie e azioni persecutorie in danno di più vittime.
Va sottolineato, da ultimo, come, dall’inizio dell’anno, siano stati emessi e notificati dalla Divisione Anticrimine della Questura di Isernia più di 20 provvedimenti di ammonimento; nella maggior parte dei casi, tali misure di prevenzione risultano risolutive ed idonee a interrompere il “ciclo della violenza”, tipicamente vissuto dalle vittime in ambito sia domestico che affettivo.