“Emorragia interna da trauma toracico chiuso”: è questa la causa del decesso del trentenne, originario di San Giovanni Teatino, secondo quanto emerso dall’autopsia eseguita dal professor Cristian D’Ovidio, medico legale e consulente della Procura di Pescara.
Un esito chiaro che, come specificato dall’autorità giudiziaria, esclude qualsiasi nesso causale tra l’utilizzo del Taser da parte degli agenti intervenuti e la morte del giovane. Una precisazione doverosa che, pur nel dolore di una vicenda drammatica, conferma quanto il SAP sostiene da anni: il Taser è uno strumento di sicurezza, non di violenza.
La Procura ha avviato un’inchiesta completa e accurata sulla violenta aggressione verificatasi prima dell’intervento dei colleghi, volta a ricostruire nel dettaglio le fasi di quella giornata.
La Segreteria abruzzese del Sindacato Autonomo di Polizia – aggiunge Giancarlo Manes – esprime la propria vicinanza e il più profondo cordoglio alla famiglia di Zappone, vittima di una tragica vicenda che ha profondamente colpito l’intera comunità.
Contestualmente, si intende sottolineare come la professionalità dimostrata dai colleghi intervenuti sia stata riconosciuta e apprezzata da tutte le istituzioni coinvolte: dalla Magistratura adriatica, alla locale Questura, fino al Ministero dell’Interno. Chi ha scelto di incarnare il principio del “esserci sempre”, ha agito con scrupoloso rispetto delle procedure operative, affrontando con competenza e umanità una situazione estremamente delicata e gestendo con la massima cura e attenzione possibile la fragilità di Riccardo Zappone.
In questi giorni difficili, è fondamentale richiamare l’attenzione sull’importanza delle dotazioni tecnologiche nei servizi di polizia. Il Taser, ancora oggetto di critiche ideologiche e infondate, ha dimostrato la propria efficacia. È uno strumento di dissuasione e contenimento che rende gli interventi più sicuri per tutti: cittadini, soggetti vulnerabili e operatori. Le statistiche, italiane e internazionali, lo confermano.
Dopo anni di battaglie sindacali, siamo riusciti a ottenere anche l’introduzione di guanti e giubbotti antitaglio. Auspichiamo ora che le bodycam entrino presto in dotazione stabile, grazie al DDL Sicurezza attualmente approvato in Senato e in via di promulgazione.
C’è ancora molto da fare: le procedure di acquisizione delle dotazioni devono essere rapide ed efficienti. Solo così potremo garantire un servizio al passo coi tempi, che coniughi sicurezza operativa e tutela dei diritti.
Il caso di Pescara ci ricorda quanto sia essenziale operare con strumenti adeguati, nel pieno rispetto della legge e con totale trasparenza.
Il Taser, storica battaglia del SAP, è oggi più che mai uno strumento che salva vite.
Il Segretario Regionale SAP Abruzzo
Giancarlo MANES