Due persone anziane sono state raggirate da un uomo che, dopo aver tamponato la loro auto, si era qualificato come “commissario dei carabinieri”, riuscendo a farsi consegnare denaro in contanti ed un monile in oro del valore di circa 300 euro per risolvere “bonariamente” il danno che asseriva aver ricevuto.
Ancora una truffa, quindi, che vede vittime gli anziani, questa volta portata a termine utilizzando la tecnica del “falso incidente stradale”.
La Polizia di Stato, da sempre in prima linea nella prevenzione di questo tipo di reati così odiosi perché perpetrato contro la fascia più debole e vulnerabile della popolazione, invita a non bisogna mai abbassare la guardia perché i truffatori si adeguano ai tempi ed alle strategie repressive affinando le tecniche del raggiro. Così si passa dalla cosiddetta “truffa dello specchietto” alla falsa verifica della posizione fiscale, dalle marche da bollo necessarie per ritirare l’eredità del lontano parente al falso rimborso delle bollette e tante altre ancora.
Il truffatore di solito è una persona distinta, dai modi gentili, che usa un linguaggio forbito. Fa presumere di essere a conoscenza di molte informazioni riguardanti la famiglia della vittima nonché di situazioni che, per il modo con il quale vengono esposte, parrebbero corrispondere al vero.
Si invita, pertanto, la cittadinanza a prestare la massima attenzione: non vi fidate, non aprite la porta di casa ad estranei, non date confidenza a sconosciuti per strada, anche se sono persone distinte e dai modi affabili.
Al minimo sospetto, avvertite subito le Forze dell’Ordine con una telefonata al 113 della Polizia o al 112 dei Carabinieri che vi raggiungeranno e vi daranno immediato sostegno.
Falso carabiniere tampona e truffa anziani, nuovi casi in Molise
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