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  • Paziente avvelenato, gli infermieri chiedono una pena esemplare

    ANSA) – ISERNIA, 12 LUG – “Tutti gli infermieri chiedono rapidità e rigore nelle indagini e, se i fatti saranno accertati, una pena esemplare”. L’Ipasvi, Collegio interprovinciale infermieri professionali Isernia e Campobasso, interviene con una nota in merito a quanto accaduto il 20 giugno scorso all’ospedale di Venafro (Isernia). Il caso è quello della morte di Celestino Valentino, 76enne di Pratella (Isernia) avvelenato, secondo le risultanze dell’inchiesta aperta dalla Procura di Isernia, con soda caustica da un’infermiera. Il movente dell’omicidio volontario, reato ipotizzato dagli inquirenti, sarebbe una vendetta nei confronti di una collega infermiera, figlia della vittima. “I fatti accaduti – scrive l’Ipasvi nella nota – vedono protagonisti due infermieri, riguardano singoli individui e non la categoria professionale nel suo complesso composta da infermieri preparati e responsabili e con un forte radicamento deontologico”.

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