Stroncata dalla Polizia di Pescara un’organizzazione, composta da persone di nazionalità albanese e romena, specializzata nello sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione nel capoluogo adriatico. Gli agenti della Squadra Mobile, coordinati dal primo dirigente Pierfrancesco Muriana, in collaborazione con i colleghi delle Squadre Mobili di Teramo e Lucca, hanno dato esecuzione a undici misure cautelari restrittive, otto in carcere e tre ai domiciliari, disposte dal Gip del Tribunale di Pescara Nicola Colantonio, su richiesta del Pm Gennaro Varone. L’indagine, partita nel 2016 anche sulla base di segnalazioni di un comitato spontaneo di cittadini, è andata avanti grazie a intercettazioni telefoniche e servizi di personale in borghese.
Prostituzione in Abruzzo, undici albanesi e rumeni in manette
Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.