SCHIAVI DI ABRUZZO – Schiavi lasciato senza acqua, ancora disagi per colpa della Sasi.
Un’interruzione idrica durata quasi ventiquattro ore, da ieri mattina fino alle 8 del mattino di oggi.
Senza alcun preavviso la Sasi spa di Lanciano, teoricamente ed economicamente il gestore del servizio idrico, ha staccato l’acqua alle utenze di Schiavi di Abruzzo, rubinetti a secco da ieri mattina. Intuibili i disagi per la popolazione, soprattutto nella parte alta del paese. E questa mattina non si sono degnati di ripristinare l’erogazione presto, per venire incontro a chi deve lavorare e uscire presto di casa, ma con calma il servizio è stato riattivato verso le otto.
Non si capisce se è colpa della famigerata bolla d’aria protagonista dell’infausta estate senza acqua; se la sorgente è a secco nonostante i quattro metri di neve dello scorso inverno; certo è che la Sasi non riesce a garantire l’erogazione di acqua corrente ai meno di duecento residenti nel centro di Schiavi di Abruzzo. Un consumo ridotto al minimo, che il teorico gestore non riesce a garantire.
Sarà forse che le tubature sono datate di quaranta anni e che i due terzi dell’acqua pompata nell’acquedotto si perde per strada?
Il dubbio è legittimo, poi c’è sempre la spiegazione della bolla d’aria. Se la Sasi investisse i soldi delle bollette per ammodernare la rete idrica invece di pagare lauti stipendi ad amministratori e personale dalle dubbie capacità, forse ci sarebbe più acqua per tutti…
Francesco Bottone
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