Un manifesto politico per il bene dell’Abruzzo e dell’Italia: Coldiretti Abruzzo lo proporrà ai candidati delle diverse coalizioni alle prossime elezioni politiche del 4 marzo. L’appuntamento è domani pomeriggio primo marzo nella fattoria sociale Rurabilandia di Atri. Il presidente di Coldiretti Abruzzo Domenico Pasetti e il direttore Giulio Federici proporranno la piattaforma politica per la battaglia a tutela del made in Italy, del giusto reddito degli agricoltori e della salute dei consumatori. Oltre a dire no al CETA, l’accordo internazionale per il libero scambio tra Canada e Ue e ad altri accordi commerciali analoghi, sarà chiesto ai candidati dei diversi schieramenti di condividere e firmare cinque proposte a costo zero per i primi cento giorni di Governo, che sono: etichettatura obbligatoria, la madre di tutte le battaglie di Coldiretti; un Ministero del Cibo per determinare un’unica regia ed un unico indirizzo per i prodotti agroalimentari italiani; processi di semplificazione burocratica per alleggerire gli adempimenti delle imprese, uno dei principali elementi di aggravio competitivo; cancellazione del segreto sulle importazioni, che mina la trasparenza alimentando fenomeni speculativi che danneggiano il reddito degli agricoltori.
“La piattaforma che stiamo sottoponendo ai candidati al parlamento è un impegno che chiediamo di portare avanti alla politica. Vogliamo regole certe e trasparenza, a cominciare dall’etichettatura obbligatoria che è l’architrave di tutto perché la distintività, la tutela della salute e dell’ambiente è il valore aggiunto della nuova agricoltura” dice Giulio Federici, direttore di Coldiretti Abruzzo. Nel corso dell’incontro di domani si parlerà dell’agricoltura regionale e delle difficoltà legate al momento storico, dell’importanza che riveste l’agricoltura all’interno dell’economia regionale, ma anche dei numerosi problemi che è necessario affrontare per rendere le aziende, soprattutto le più giovani, competitive e proiettate verso il futuro.