L’11 febbraio scorso, in piena campagna elettorale, il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini ha firmato un documento, articolato in otto punti, col quale si è impegnato pubblicamente a “coinvolgere e consultare il Comitato Direttiva 477 e le altre associazioni di comparto ogni qual volta siano in discussione provvedimenti che possano influire sul diritto di praticare l’attività sportiva con armi e/o venatoria, o su quello più generale a detenere e utilizzare legittimamente a qualsiasi titolo armi, richiedendone la convocazione presso gli organi legislativi o amministrativi in ogni caso si renda opportuno udirne direttamente il parere”.
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