CAMPOBASSO – “Il Governo ci ha messo sei mesi per scegliere il commissario alla sanità in Molise. Ieri sera sono stato accolto in Consiglio dei ministri con molta cordialità, ma ho difeso la nostra terra con forza: ho ribadito e fatto mettere a verbale la mia contrarietà ad una nomina esterna e le lungaggini inaccettabili dei tempi. Inoltre, nel decreto di nomina del commissario non emerge alcuna motivazione di merito riguardante le ragioni della scelta: si è trattato, dunque, di un atto prettamente politico di esercizio del potere da parte di chi ce l’ha, che ha scavalcato la volontà del Consiglio e della Giunta regionale, nonché della Conferenza delle regioni, che si erano espressi a favore della nomina del presidente. Ad ogni modo, a differenza del ministro Grillo, i ministri della Lega, nell’ultimo periodo, sono stati più attenti alle nostre richieste e hanno accompagnato la scelta – che, ribadisco, contestiamo – di una figura di alto livello. Alla quale, con profondo senso istituzionale e nell’interesse esclusivo del diritto alla salute dei molisani, auguro buon lavoro. Ma, sia chiaro, da oggi sappiamo esattamente di chi saranno responsabilità ed errori. Nessuno sconto e massima attenzione. I molisani prima di tutto”.
Così il presidente della Regione Molise, Donato Toma, a margine delle nomine del commissario ad acta e subcommissario alla Sanità effettuate dal Governo nazionale.
Commissario sanità Molise, Toma avverte: “Vigileremo e nessuno sconto”
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