Una telefonata al numero di emergenza 113: una giovane donna annuncia l’intenzione di togliersi la vita lanciandosi da un ponte non meglio indicato. L’operatore della sala radio, con estrema cautela, riusciva ad instaurare un dialogo con la donna e, al contempo, allertava la volante e la pattuglia della locale Sezione della Polizia Stradale presenti sul territorio. Nel corso del dialogo, tra pianti, urla e minacce di buttarsi, il poliziotto riusciva a farsi indicare l’ubicazione del ponte e, pur mantenendo la conversazione, faceva avvicinare le pattuglie al sito.
Una volta giunti sul posto gli operatori notavano che la donna aveva già scavalcato la recinzione metallica e, con urla, minacciava di lasciarsi cadere se qualcuno si fosse avvicinato a lei. La alternava momenti di lucidità a momenti di confusione e smarrimento. Nel frattempo giungeva sul posto anche l’operatore della sala radio il quale, avendo instaurato un dialogo empatico e, a causa della comunicazione che si era interrotta, aveva deciso di contribuire con la sua presenza al fine di far recedere la donna dall’insana intenzione. I poliziotti riuscivano a rassicurarla e a riportarla in una condizione di sicurezza facendole scavalcare la recinzione metallica e riconducendola sulla strada. La stessa veniva accompagnata in Questura ove veniva ascoltata, rincuorata, rassicurata e solo più tardi, con il suo consenso veniva ricoverata in una struttura sanitaria della provincia. Nei giorni seguenti i poliziotti sono passati a salutarla ed a sincerarsi delle sue condizioni di salute portandole una parola di conforto e dimostrandole vicinanza anche e soprattutto dopo i terribili momenti passati sul ponte.
Chiama il 113: «Mi butto dal ponte». Giovane donna salvata dalla Polizia
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