AGNONE. Piazza Plebiscito, già piazza del Tomolo, un tempo cuore pulsante della vita cittadina altomolisana, sarà oggetto di opere di rifacimento. Lo annuncia l’amministrazione comunale di Agnone che tramite una determina ha stanziato settantamila euro per i nuovi lavori i quali partiranno a breve. I fondi, provenienti dal governo centrale, in prima battuta erano stati stanziati per l’installazione di un ascensore per disabili nella casa comune. Tuttavia lo stato di totale dissesto in cui versa la pavimentazione di Piazza Plebiscito, ha portato la giunta guidata dal sindaco Lorenzo Marcovecchio ad un repentino ripensamento con il conseguente dirottamento del finanziamento per il restyling di quello considerato il salotto della città.
Invitate a partecipare alla gara d’appalto cinque ditte che dovranno presentare le loro offerte entro e non oltre il 5 aprile prossimo. A distanza di tre giorni (8 aprile) prevista l’apertura delle buste e l’assegnazione dei nuovi lavori che prevedono il ripristino del sottofondo e la messa in posa dei sampietrini in porfido molto più resistenti di quelli attuali. Da una prima previsione stilata dall’ufficio tecnico di Palazzo Verdi l’inaugurazione della nuova piazza dovrebbe esserci nel giorno dei festeggiamenti di San Cristanziano (13 maggio), patrono della cittadina. Il nuovo provvedimento adottato dall’esecutivo Marcovecchio non placa le roventi polemiche sui precedenti lavori espletati con l’amministrazione De Vita che, considerato lo stato di salute in cui versa la piazza, si sono dimostrati inefficienti se non vergognosi. E per capirlo non bisogna essere luminari dell’edilizia, ma basta vedere i tempi di durata della pavimentazione stimabili in una quindicina di anni. All’epoca ad aggiudicarsi le opere fu una ditta del casertano che consegnò la nuova (si fa per dire) piazza con tempi dilatati rispetto la tabella di marcia senza considerare il materiale decisamente scadente utilizzato. Oggi l’augurio è che quando accaduto non si ripeta e a riguardo i responsabili dell’ufficio tecnico sono chiamati a vigilare e impartire severe indicazioni affinché le opere vengano portate a termine nel migliore dei modi. Superfluo ricordare che si tratta di soldi pubblici e quindi sottratti ai cittadini.