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  • Agnone celebra i 70 anni della Repubblica italiana (le foto)

    AGNONE – Con la deposizione di una corona di alloro al monumento dei Caduti, alla presenza delle massime autorità civili, militari e delle associazioni, il Comune di Agnone, medaglia di bronzo al Merito Civile, ha inteso celebrare i settant’anni dall’istituzione della Repubblica italiana. A deporre la corona, il sindaco, Michele Carosella. Alla cerimonia presente con la fascia tricolore anche il sindaco dei ragazzi, Samuela Masciotra.

    All’assessore comunale, Giuseppe Attademo il compito di leggere il discorso dell’amministrazione.

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    Cittadini,

    oggi 2 giugno commemoriamo il 70° anniversario della nascita della nostra Repubblica.

    Dopo il lungo periodo del regime fascista e dopo una lunga guerra che distrusse ed insanguinò tutta la Penisola il 2 giugno 1946 i cittadini italiani furono chiamati alle urne per scegliere con un referendum fra Repubblica e Monarchia per la prima volta nella storia d’Italia votarono le donne fino ad allora emarginate dalla scena politica fu un vero suffragio universale.

    Dopo gli anni bui del regime il referendum fu la prima libera elezione in cui tutti i cittadini poterono esprimersi.

    Vinse la Repubblica e con essa iniziò la nostra nuova democrazia il 2 giugno ha un valore altamente simbolico, un popolo riconquistò la sua libertà non con una guerra (come rappresenta la festa del 25 aprile), ma con la libera espressione del voto.

    Il voto libero che é la più alta manifestazione in uno stato democratico, che non deve essere condizionato, non deve essere impedito perché ogni persona deve potersi esprimere in tutta libertà secondo i suoi convincimenti e la sua esperienza.

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    Pertanto la festa del 2 giugno raccoglie in sé l’essenza della democrazia e delle aspirazioni di un popolo alla libertà.

    Pur in questo travagliato momento storico in cui molte certezze sembrano essere scomparse, in cui molti punti di riferimento sembrano aver perso la loro importanza noi dobbiamo essere sempre fortemente convinti che il metodo democratico incarnato nella festa del 2 giugno debba rappresentare la via maestra in una comunità.

    Noi dobbiamo lottare contro le prevaricazioni e contro le disuguaglianze in nome della democrazia.

    La democrazia che discende storicamente da quel lontano 2 giugno di settanta anni fa e che rappresenta il faro per tutti noi.

    Viva la Repubblica!

    Viva la festa del 2 giugno!

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