“È inaccettabile che ragazzi come me debbano fare ore di viaggi (con autobus dove ci piove dentro) per realizzare il proprio sogno e poi ritrovarsi in una scuola priva di cucine e per un alberghiero é veramente il colmo”.
Inizia così lo sfogo di Gianmarco Carmosino, studente di Forlì del Sannio, che ogni giorno raggiunge Agnone per andare a scuola.
“Come può uno studente realizzarsi e formarsi professionalmente in una scuola alberghiera priva di cucine? – continua lo studente pentro – Come può un ragazzo fare una bellissima e riconoscente pubblicità a questa scuola? È ora che si faccia qualcosa se proprio si vuole valorizzare e promuovere il territorio ed anche se si vuole garantire un futuro a noi giovani indipendentemente da ciò che piace svolgere. È un tema veramente toccante e inaccettabile. Se volevo concludere la scuola con un semplice diploma di livello culturale, avrei scelto un liceo classico o scentifico, ma se io ho scelto una scuola professionale che dovrebbe formare professionalmente i ragazzi nel mondo della cucina e della ristorazione generale si suppone che si debba svolgere questa attività in un laboratorio specifico. Non in un’aula ad aspettare dopo 5 ore e mezza il suono di una campana che ci faccia uscire da quelle quattro mura, ad anticiparsi compiti di italiano, matematica in quelle 5 ore di pratica settimanale che abbiamo. È vergognoso, ignobile e disonorevole. Sto frequentando ancora il quarto anno ma ho la convinzione di uscire senza aver concluso niente. Provo un forte rammarico per aver scelto questa scuola perché ci sono scuole come questa che danno veramente tanto ai ragazzi, ma a me dispiace dirlo ma purtroppo questa non é una di quelle”.