In Italia «vi è una regione che comprende un quinto della sua popolazione, che si estende per un terzo della sua superficie e in cui la vita di tutti i ceti e categorie si svolge in condizioni di particolare durezza e di particolare disagio in confronto col rimanente del Paese. Questa regione, che non ha contorni geografici ben definiti, ma si estende ampiamente nella cerchia alpina, si allunga sulle dorsali appenniniche e si ritrova nelle isole maggiori, risulta dall’insieme delle nostre zone montane».
Questa è la voce di Michele Gortani, deputato della Costituente, eletto in Friuli, che il 13 maggio del ’47 si rivolgeva all’assemblea con queste parole. Parole ricordate nei giorni scorsi dal presidente Mattarella che ha ricevuto al Quirinale i rappresentanti dell’Uncem, presente anche il sindaco Candido Paglione, e che ben si adattano alla celebrazione della Giornata internazionale della montagna, che cadeva nella data di ieri. Celebrazioni imperniate, quest’anno, sul tema del ripristino degli ecosistemi montani, e che forniscono al Comune di Capracotta l’assist ideale per il lancio del “Forum delle terre alte” che sarà ospitato, il prossimo venerdì 15 dicembre, presso l’hotel Monte Campo, nell’ambito del progetto “MontagnAperta”.
L’evento è organizzato in collaborazione con “Molise è Cultura” della Regione Molise, la Fondazione Montagne Italia, l’Uncem, il Gal Alto Molise, l’associazione Borghi autentici d’Italia, l’Università degli studi del Molise, la Pro Loco di Capracotta, l’associazione Aigae delle guide ambientali ed escursionistiche e “In Molise”. Il programma prevede, alle ore 10, i saluti istituzionali del sindaco, Candido Paglione, del presidente della Provincia di Isernia, Daniele Saia, della presidente del Gal Alto Molise, Serena Di Nucci, e dell’assessore regionale alla cultura, turismo e sviluppo della montagna, Salvatore Micone.
Poi si entrerà nel vivo dei lavori del forum che avrà come tema “Alt(r)e quote: l’avvenire delle comunità e della montagna”. Sono previsti gli interventi e i contributi di Anna Rizzo, antropologa culturale e autrice del libro “I paesi invisibili”; Luciano De Bonis, docente di Tecnica e pianificazione urbanistica dell’Università degli studi del Molise; Sandra Varaschin, consulente del Comune di Sauris, vincitore “Best Rural Village UNWTO”; Piero Lacorazza, cofondatore e direttore generale della Fondazione Appennino ETS; Marco Bussone, presidente nazionale dell’Uncem; Fausto Parente, amministratore di Funivie Molise. Le conclusioni saranno affidate all’assessore regionale e vicepresidente della Regione Molise, Andrea Di Lucente. Modera i lavori Gianluca Di Lonardo, coordinatore di MontagnAperta.
Dal 2019, MontagnAperta ha accolto relatori provenienti dall’Italia e dall’estero confrontandosi su diversi temi, quali lo spopolamento, nuove forme di turismo, la sostenibilità, l’ambiente, la programmazione nazionale ed europea, il paesaggio e l’agricoltura. «In questa edizione -spiegano i responsabili del progetto – indagheremo e accoglieremo la testimonianze di rilancio della comunità in termini di ospitalità e turismo, ma parleremo soprattutto delle diverse realtà italiane, di successo e non, che hanno intrapreso processi di rilancio delle comunità di montagna, della programmazione per le aree interne e delle ricadute che esse generano nei confronti di chi le vive quotidianamente».